CORSA SCUDETTO

LuLa, Eriksen e la qualità della manovra: la rincorsa Inter parte da qui

La vittoria con la Samp, a parte il calo fisico nella ripresa, regala segnali confortanti a Conte in vista della corsa scudetto

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L'azione parte da Handanovic, passa per Skriniar che verticalizza per Lautaro, tacco per Lukaku, uno-due con Eriksen e il gigante belga segna l'1-0. Per una squadra accusata di non saper regalare spettacolo, il miglior biglietto da visita dopo dieci minuti dal calcio d'inizio. Qualcosa di simile si vede con la rete del raddoppio sull'asse Lukaku-Candreva-Lautaro. La coppia d'attacco, insomma, non solo fa il suo dovere mettendo a segno i due gol del match, ma li propizia anche. 

La vera svolta di Conte, in questa ripresa post-Covid, comunque, è il totale recupero di Eriksen. Il danese si piazza dietro le due punte, va a pressare l'organizzatore del gioco altrui, quando c'è, o altrimenti uno dei tre difensori avversari, in caso di aggressione alta. Per il resto è chiamato a cercare la terra di nessuno tra difesa e centrocampo in modo tale che gli avversari non solo debbano preoccuparsi di difendere l'ampiezza (occupata dai due esterni di centrocampo piazzati in fase offensiva in linea con i due dell'attacco) ma anche la trequarti.

Nella partita con la Samp, poi, si è visto anche qualcosa in più. I due difensori centrali esterni (Skriniar e Bastoni) andare in sovrapposizione sulla fascia sfruttando, soprattutto a destra con Candreva, il movimento verso l'interno del laterale corrispondente. Ne scaturiva una manovra fluida, divertente ed efficace consentendo un'alternativa, con il gioco sulle catene esterne, alla ricerca di Eriksen sulla trequarti e ai movimenti alternati in appoggio di Lukaku e Lautaro.

Certo, un atteggiamento così offensivo è stato concesso dalla disposizione tattica della Samp, che aveva un solo attaccante (La Gumina) abbandonato a se stesso in avanti. Le note negative arrivano da una parte della ripresa in cui la squadra ha fatto fatica a riproporre le sue giocate a causa del risveglio avversario e, soprattutto, di un calo atletico abbastanza comprensibile in questo momento.

Forse questa Samp non è un test così probante ma ci sono parecchi motivi per essere ottimisti. Conte (che ha passato la partita a telecomandare i suoi) sa benissimo che, a meno 5 dalla Lazio e a meno 6 dalla Juventus, non crederci abbastanza sarebbe inaccettabile.