Un caso di positività al coronavirus negli ultimi giorni del raduno della squadra femminile di Coppa del Mondo allo Stelvio ha costretto 180 persone, tra atlete e staff tecnico, a rimanere chiuse in hotel in attesa dei tamponi. Lo ha comunicato la stessa Fisi, precisando che il caso in questione riguarda un allenatore che aveva mostrato leggeri sintomi influenzali e che è poi risultato positivo al test sierologico in ospedale. Ora per tutti i presenti, tra cui Sofia Goggia, Federica Brignone e Marta Bassino, scatterà il tampone. Dopo i risultati si capirà se potranno avere il via libera o se saranno costretti a osservare un periodo di quarantena.
Il raduno avrebbe dovuto impegnare le ragazze dello sci azzurro fino al 30 giugno, tra slalom, gigante e super-g. La Fisi ha rilasciato una nota in cui si specificano le circostanze del caso: "In relazione ad alcune informazioni filtrate in maniera distorta attraverso alcuni siti internet, la Federazione Italiana Sport Invernali precisa che grazie alla rigida applicazione dei protocolli sanitari stilati per la gestione del raduno sciistico dello Stelvio, è stato possibile identificare che un tecnico, appena salito sul ghiacciaio, mostrava deboli sintomi influenzali - si legge - È stato quindi immediatamente condotto presso l'ospedale di Sondalo dove è risultato positivo al test sierologico e, di conseguenza, per il protocollo dell'ATS di Sondrio, sottoposto ad un tampone. Per lo stesso protocollo la stessa ATS ha sottoposto a tampone tutti coloro che si trovano in questi giorni presso l'Hotel Livrio. Oggi (domenica, ndr) si è attivata anche l'ATS di Bolzano, essendo il Livrio in territorio altoatesino, che effettuerà un nuovo tampone. La situazione complessiva è costantemente monitorata dalla Commissione medica FISI, in continuo contatto con ATS, che provvederà immediatamente ad isolare eventuali casi di positività. Il tecnico ora sta bene e gli esami non hanno evidenziato ulteriori sintomi di nessun tipo".