LA RICERCA

Studio inglese: il colore della pelle condiziona il giudizio tecnico

Secondo uno studio dell'Assocalciatori inglese, le valutazioni tecniche dei calciatori sarebbero influenzate dal colore della pelle

Le valutazioni dei commentatori sportivi vengono influenzate dal colore della pelle dei calciatori. Lo afferma la PFA (più o meno il corrispettivo inglese della nostra AIC) sulla base di uno studio che ha preso in esame 80 partite di Premier League, Serie A, Liga e Ligue 1 della stagione in corso. Di ognuna di queste gare sono stati registrati e trascritti i giudizi tecnico/tattici positivi e negativi (complessivamente 2074) espressi nei confronti di 643 calciatori da commentatori di lingua inglese che operano in UK, Canada e USA. 

Ecco i risultati che portano la PFA a sostenere che i giudizi siano effettivamente influenzati da preconcetti legati al colore della pelle.

ELOGIO PER INTELLIGENZA TATTICA: questa valutazione positiva è stata espressa nei confronti di giocatori ‘bianchi’ nel 62,6% dei casi, e ha riguardato calciatori ‘di colore’ solo nel 37,4% dei casi.

CRITICA PER SCARSA INTELLIGENZA TATTICA: 63,33% per giocatori ‘di colore’; 36,67% per i ‘bianchi’

ELOGIO ALLA VERSATILITA’: 65,79% ‘bianchi’ vs 34,21% ‘di colore’

CRITICA PER LA SCARSA VERSATILITA’: 73,53% ‘di colore’; 26,47% ‘bianchi’

ELOGIO PER LA QUALITA’ TECNICA: 62,8% bianchi; 37,2% ‘di colore’

CRITICA PER SCARSA QUALITA’ TECNICA: 67,57% ‘di colore’; 32,43% ‘bianchi’.

I calciatori di colore sarebbero poi prigionieri del solito stereotipo. Vengono infatti lodati nettamente di più rispetto ai colleghi di pelle bianca nel momento in cui si parla di potenza fisico/atletica e velocità, come si può vedere dalla grafica seguente

GIOCATORI ‘DI COLORE’

                          Giudizi neg. Giudizi pos.

Forza/fisico              0                 31                   

Velocità                     0                 53                   

GIOCATORI ‘BIANCHI’

                           Giudizi neg. Giudizi pos.

Forza/fisico              0                    9

Velocità                     11                   19

I giudizi positivi sulla velocità sono stati dunque indirizzati a giocatori di colore nell’84,17% dei casi; percentuale simile per quanto riguarda gli elogi della forza fisico/atletica (nell’86,76% dei casi sono rivolti ai ‘coloured’).

Commentando i risultati di questa ricerca, Jason Lee (PFA Equality Executive) ritiene che i pregiudizi razziali influenzino realmente la percezione e il giudizio che si può avere nei confronti di un calciatore. “Questi pregiudizi condizionano le opinioni e possono danneggiare un giocatore anche nel dopo carriera. Immaginiamo, per esempio, che un calciatore di colore ambisca a una carriera da allenatore: essere stato sempre etichettato come giocatore forte e potente, ma poco applicato e poco intelligente tatticamente, lo può fortemente penalizzare nel suo cammino da tecnico”.

Clive Tyldesley, noto telecronista della ITV, intervistato dal Daily Mail commenta così: “Ci vuole attenzione nell’esprimere giudizi e sono pronto a raccogliere qualsiasi suggerimento utile per migliorarmi come professionista, ma se mi accusano di esprimere giudizi in base a stereotipi di razza, non ci sto. Io parlo soltanto di ciò che vedo, quindi continuerò a definire Adama Traorè del Wolverhampton un giocatore di grande velocità, atletismo e fisicità, così come continuerò a parlare di N’Golo Kantè del Chelsea come di un calciatore meno rapido e poco potente fisicamente, ma tecnico e intelligente”.