Il Benevento già promosso cade per la seconda volta in questa stagione e viene sconfitto per 3-0 dal Crotone, ora secondo da solo nella classifica della Serie B. Mattatore del match è Simy, autore di una tripletta. Si ferma anche il Cittadella: i veneti perdono 2-0 a Pisa e vengono agganciati al terzo posto dal Pordenone, che si impone per 2-1 a Perugia. Sale la Salernitana, che fa 2-1 nel derby con la Juve Stabia. Solo 1-1 tra Entella e Chievo.
CROTONE-BENEVENTO 3-0
La festa per la storica promozione in Serie A, con tanto di lunga serie di record, è ancora nell'aria a Benevento. E la sensazione è che i sanniti si siano presentati a mente fin troppo sgombra sul campo di quel Crotone che più di ogni altro ha provato (invano) a tenere loro testa. Il risultato è una partita fin troppo dominata dai pitagorici, anche più di quanto riporta il tabellino finale. Il Crotone parte subito forte, nella consapevolezza di poter staccare il Cittadella caduto a Pisa. Zanellato, Messias e Gerbo creano immediatamente scompiglio tra le maglie della difesa della capolista, ma ad andare a segno è Simy: il nigeriano colpisce infatti al 14', con un preciso colpo di testa su iniziativa sulla destra di Gerbo, e si ripete al 18'. Stavolta il suo gol è di potenza e caparbietà, con Volta che non riesce a trattenerlo e Montipò che non può nulla. Non finisce qui, perché qualche minuto dopo Messias effettua un tiro-cross che si stampa sulla traversa. Timidi cenni di ripresa del Benevento arrivano prima della mezz'ora, quando Improta ci prova dalla distanza. Poi bisogna aspettare fino a inizio ripresa, con un colpo di testa di Moncini che si perde sopra la traversa. Quindi è Montipò a evitare il tris intervenendo su Messias, mentre Zanellato sbaglia tutto a porta spalancata. A chiudere definitivamente la partita ci pensa ancora una volta Simy, che al 71' sfrutta un altro assist di Gerbo e al volo batte ancora Montipò. E per il Benevento arriva il secondo ko in campionato, il primo dal lontanissimo 4-0 subito a Pescara addirittura il 26 ottobre dello scorso anno.
PERUGIA-PORDENONE 1-2
La disastrosa ripresa di campionato con due soli punti tra Venezia e Trapani è già dimenticata. Il Pordenone va a vincere a Perugia e si ripresenta con grande prepotenza ai piani altissimi della zona playoff: è infatti terzo a pari punti con il lanciatissimo Cittadella, caduto a Pisa all'interno di una classifica ora schiacciatissima. I fuochi d'artificio si fanno vedere sin dalle battute iniziali del match: il Pordenone si porta infatti in vantaggio già dopo poco più di 60 secondi, quando Pobega si propone sulla corsia mancina, pesca Tremolada e quest'ultimo può crossare per Mazzocco che di testa trafigge Fulignati. La reazione umbra è però immediata, dato che già al 6' Falzerano riceve sulla destra, si accentra e si inventa un sinistro che si infila proprio nell'angolino. I ritmi inevitabilmente calano dopo un inizio del genere, ma è il Perugia a dare l'impressione di avere il controllo del match, con Nicolussi, Falzerano, Mazzocchi e Melchiorri che spuntano da tutte le parti. Quindi arriva anche una traversa, colpita da Buonaiuto. Il Pordenone non si lascia spaventare e aspetta il suo momento, che arriva al 39' quando Ciurria si inventa una girata spettacolare che non lascia scampo a Fulignati. Nel secondo tempo arrivano il palo di Carraro e nel finale anche l'espulsione di Falzerano. Il punteggio non cambia più, e il Pordenone è autorizzato a sognare.
FROSINONE-SPEZIA 2-1
Il periodo complicato del Frosinone è finalmente finito. I ciociari ritrovano finalmente quella vittoria che mancava dal lontano 29 febbraio e aggiudicandosi in extremis la delicatissima sfida playoff contro lo Spezia. I padroni di casa partono con il piede giusto, anzi la testa: è quella di Novakovich, che si libera in area per raccogliere l'assist di Salvi ma incorna sul fondo. Il Frosinone prova a fare la partita e si porta in vantaggio al 14', quando Salvi sfrutta la penetrazione di Rohden sulla sinistra e di piatto batte Scuffet. Il vantaggio sblocca psicologicamente i padroni di casa, che restano in attacco e sfiorano più volte il gol che potrebbe chiudere il match: Rohden però sbaglia tutto a porta spalancata, Haas a fine tempo manca di poco il palo lontano e anche Novakovich sfiora la porta a tempo scaduto. Lo Spezia, che si era visto solo con un colpo di testa impreciso di Galabinov nel corso del primo tempo, resta in partita e capitalizza al 50', quando Capuano trattiene Galabinov in area e proprio quest'ultimo trasforma il rigore assegnato dall'arbitro pezzuto. Sembra un'altra serata amara per il Frosinone, ma il colpo di testa della bandiera Paganini toglie le castagne dal fuoco all'85'. E i ciociari sono quinti, solo a -4 però da un secondo posto ancora a portata di mano.
SALERNITANA-JUVE STABIA 2-1
Un derby nervosissimo e sentitissimo, che però alla fine premia una Salernitana che torna settima in classifica e dà corpo alle proprie ambizioni playoff. Sfida subito in salita per i granata, che già al 5' perdono Aya per fallo da ultimo uomo su Canotto e addirittura vedono un cartellino rosso sventolato sotto il naso anche a Jallow, fortunatamente appena sostituito da Ventura (sebbene il minuto sia appena il 13'). In un clima del genere è quasi inevitabile che, se un gol arriva, sia da vedere e rivedere. E puntualmente avviene al 23', quando Akpa Akpro è fenomenale a controllare il lancio di Kiyine, a dribblare due marcatori e a battere Provedel. Dall'altra parte Micai è chiamato in causa da Canotto e Elia, ma cade nel secondo tempo. Dopo il raddoppio mancato dallo stesso Akpa Akpro, da Gondo e da Karo, infatti, è Forte a siglare il gol del pari con una bella girata al 69'. La Salernitana però ha la forza di reagire e di riportarsi in avanti, sfruttando anche due leggerezze di Allievi e Ricci che spianano la strada al solito Akpa Akpro, che fornisce a Gondo l'assist per il gol vittoria all'82'.
PISA-CITTADELLA 2-0
Dalla ripresa della Serie B a giugno aveva sempre e solo vinto, tanto da salire fino al secondo posto della classifica. Si tratta del Cittadella di Roberto Venturato, che però si ferma a Pisa, al cospetto di una squadra che a sua volta mai aveva perso. Chi si aspetta un grande spettacolo, però, rimane deluso. Almeno per quanto si vede nella prima mezz'ora: domina infatti il tatticismo, con le squadre che preferiscono studiarsi e non affondano. Così solo dopo il quarto d'ora arriva un primo squillo granata, con Diaw che non sfrutta una percussione di Vita. Quindi cresce il Pisa, con Masucci che impegna Paleari. La sfida tra i due si rinnova qualche minuto più tardi, con il portiere ospite che però abbatte il centravanti in area: Martino ordina il rigore, che Marconi trasforma al 36'. D'Angelo perde quindi lo stesso Masucci per infortunio, e nella ripresa il Cittadella ci prova in ogni modo: Siega salva sulla linea su D'Urso, poi sono soprattutto Diaw e Branca a mettere in apprensione la retroguardia nerazzurra che però regge il colpo. La fatica gioca quindi un brutto scherzo al Cittadella, che all'84' subisce anche il raddoppio quando Fabbro punta la porta di Paleari, che riesce a intervenire sulla sua conclusione ma non sul tap-in di Marin che vale il raddoppio. Nei minuti di recupero c'è quindi un miracolo di Gori su Adorni, segnale di una serata davvero stregata per il Cittadella. Ma anche prova del fatto che il Pisa ci crede per davvero, e tutte le pretendenti alla Serie A dovranno tenerne conto.
LE ALTRE PARTITE
Resta ancorato alla zona playoff, ma perde ancora slancio il Chievo, ottavo dopo l'1-1 di Chiavari contro l'Entella: liguri in vantaggio al 25' con Mazzitelli, cui risponde Rigione al 62' al termine di uno splendido schema su calcio da fermo dei veronesi. L'Empoli vince invece 2-0 sul campo di un Venezia che deve iniziare a guardarsi alle spalle: succede tutto nel secondo tempo, quando Mancuso colpisce due volte in dieci minuti (48' e 58'). Punti fondamentali in zona salvezza per la Cremonese, che batte per 1-0 un Pescara in caduta libera e mette il naso fuori dalla zona playout: partita decisa dopo appena 5 minuti da Valzania, che sfrutta nel migliore dei modi un rimpallo per battere Fiorillo. Non molla però l'Ascoli, ora quint'ultimo dopo aver sbancato il campo del Cosenza: finisce 1-0, grazie al gran destro di Scamacca al 62'. La sfida di bassa classifica tra Trapani e Livorno finisce invece 2-1 per i siciliani: la partita si infiamma nel finale, con gli ospiti in vantaggio all'83' con Murilo e poi rimontati da Pettinari e Dalmonte che segnano addirittura all'89' e al 91'.