Il dietrofront di Arjen Robben dopo il ritiro e la scelta di tornare a giocare col Groningen ha sorpreso un po' tutti in Olanda, ma l'ex stella del Bayern presto potrebbe essere in buona compagnia. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, anche Wesley Sneijder starebbe infatti valutando la possibilità di tornare in campo con la maglia dell'Utrecht, squadra della città dove è nato. Idea che ha già incassato il via libera dei dirigenti del club orange. "Dipende tutto da lui: Wesley ora ha il tempo di decidere se quest’idea gli piace - ha spiegato il ds spalancando le porte all'ex nerazzurro -. Uno Sneijder ispirato e in ottima forma è ovviamente sempre interessante per l’FC Utrecht“.
Dopo aver detto addio al calcio giocato nel 2019, dunque, a 36 anni Sneijder starebbe pensando seriamente di tornare a essere protagonista in Eredivisie, la massima serie olandese. Un'opzione concreta per l'eroe del Triplete dell'Inter che sembrava aver chiuso definitivamente con l'attività agonistica dopo l'esperienza all'Al Gharafa e che invece potrebbe decidere di provare a confrontarsi ancora con i giovani talenti del calcio orange. A volte ritornano. Dopo Robben, potrebbe toccare a Wesley.
Non solo Robben: i calciatori tornati a giocare dopo il ritiro
"La mia missione è un ritorno come giocatore del Groningen" ha annunciato Arjen Robben dopo aver detto addio l'anno scorso, ma l'ex Bayern non è solo: il mondo del calcio è pieno di giocatori che si sono ritirati e poi ci hanno ripensato...
Marco Materazzi - tre anni dopo il ritiro nel 2011, a 41 anni, diventa allenatore-giocatore degli indiani del Chennaiyin e nella seconda e ultima stagione in campo si laurea campione nazionale.
Damiano Tommasi - ha datto l'addio nel 2009, ma non ha mai smesso: 5 anni in seconda categoria al Sant’Anna d’Alfaedo, poi dal 2015 (a 41 anni) sempre in campo con La Fiorita per giocare i preliminari di Champions o di Europa League.
Marco Ballotta - ha lasciato i pali della Lazio nel 2008 e nello stesso anno si reinventato attaccante di prima categoria. Dopo qualche anno da punta e da preparatore dei portieri, è tornato ad infilarsi i guantoni nel 2014, a 50 anni esatti, in Eccellenza.
Juan Veron - l’addio nel 2011, ma dopo un'esperienza coi dilettanti l’anno dopo tornò a giocare per l’Estudiantes, di cui era ds. Altro ritiro a fine stagione, ma nel 2016 firmò ancora con l'Estudiantes, di cui ora è presidente.
John Arne Riise - ritiratosi nel 2016, è tornato in campo nello stesso anno col Chennaiyin di Materazzi per poi ritirarsi nuovamente a fine stagione e tornare ancora una volta firmando per il Rollon nella quarta divisione norvegese, dove ancora milita.
Paul Scholes - l'annuncio dell'addio nel 2011, ma è tornato allo United dopo un anno di inattività su richiesta di Alex Ferguson, che doveva far fronte a diversi infortuni.
Jans Lehmann - storia simile a quella di Scholes: dice basta nel 2010, a 40 anni, ma torna a vestire la maglia dell’Arsenal nel marzo 2011 per aiutare Arsene Wenger in un momento di difficoltà.
Freddie Ljungberg - dall'Arsenal degli 'invincibili' (stagione 2003-04) agli indiani del Mumbai City nel 2014 dopo aver appeso gli scarpini al chiodo due anni prima
Robert Pires - un altro ex Gunners che ha detto addio nel 2011 (quando giocava nell'Aston Villa) e si è riallacciato le scarpe in India, con la maglia dell'FC Goa, nel 2014.
Landon Donovan - il miglior marcatore della storia della MLS e della Nazionale statunitense ha detto addio nel 2016 quando evstiva la maglia dei Los Angeles Galaxy, ma poi è tornato in campo nel 2018 con i messicani del Leon.
"La mia missione è un ritorno come giocatore del Groningen" ha annunciato Arjen Robben dopo aver detto addio l'anno scorso, ma l'ex Bayern non è solo: il mondo del calcio è pieno di giocatori che si sono ritirati e poi ci hanno ripensato...