Tanti mugugni, forse troppi nei confronti della Roma. Vero che il momento attraversato dai giallorossi non è dei migliori, ma non griderei allo scandalo per la sconfitta del San Paolo. Il match contro il Napoli è stato molto equilibrato. Dopo la scoppola con l’Atalanta, Gattuso ha ottenuto la reazione sperata dai suoi uomini, che gli hanno regalato l’aggancio al quinto posto.
E, se dopo il gol del pari di Mkhitaryan, l’inerzia della sfida sembrava ormai incanalarsi verso l’1-1, a risolvere la contesa ci ha pensato Lorenzo Insigne. Il capitano del Napoli ha tirato fuori dal cilindro il celebre coniglio, un guizzo inaspettato che ha lasciato di stucco Pau Lopez e la Roma intera. La traiettoria del tiro a giro, improvviso, secco, letale, è stata in effetti perfetta. Imparabile. Roba da ammirare, rivedere, e poi giù con gli applausi per una settantina di ore di fila. Insigne è così. Improvvisamente si accende e ti regala il colpo da mille e una notte. Non credo che ci sia molto altro da aggiungere.
Le occasioni ci sono state, alcune anche ghiotte vanificate in un paio di circostanze da Milik e Fabian Ruiz, entrambi sfortunati nelle rispettive conclusioni. Se poi si vuole entrare nel merito dell’analisi della sfida non si può ignorare Callejon. L’ho già detto e lo ripeto: un giocatore così lo terrei ancora un paio di stagioni in rosa. Certo, magari non avrà più la brillantezza di un tempo, ma ha esperienza e qualità, oltre un innato fiuto del gol e la capacità di sbloccare le partite quando sono ancora in una fase di stallo. L’esultanza con la mano sotto al mento la leggo come il solito segnale del guerriero professionista: a testa alta, sempre.
Piccola nota di merito anche per la difesa, che con Manolas e Koulibaly ha retto bene, così come con Maksimovic. Di Lorenzo in serata no, può capitare. Mario Rui versione assist man, tanta roba. E poi una piccola postilla su Lozano: il messicano si sta facendo trovare pronto e, quando viene chiamato in causa, il suo contributo non lo nega mai.
Appunti per Gattuso, pronto a lanciare la nuova sfida verso il Barcellona: ruotare la rosa ed ottenere il massimo delle vittorie nelle ultime 8 gare. Ci riuscirà? Perché no. Questo Napoli, con Europa League e Coppa Italia in tasca, non ha nulla da perdere.