PARLA IL MANAGER

MotoGP, parla il manager di Dovizioso: "Resta in Ducati solo a certe condizioni"

Simone Battistella al podcast della MotoGP: "Dobbiamo essere sicuri che entrambi vogliamo la stessa cosa, altrimenti non posso escludere che si prenda un anno sabbatico"

© Getty Images

Il futuro di Andrea Dovizioso è ancora avvolto nell'incertezza. Mentre il forlivese sta recuperando dall'infortunio alla spalla in vista dell'inizio del Motomondiale 2020, il suo manager, Simone Battistella, ha parlato al podcast della MotoGP del rinnovo di contratto con la Ducati, ancora lontano dall'essere siglato: "Al momento non abbiamo un vero e proprio negoziato in corso - ha spiegato - Ducati preferisce aspettare qualche gara, probabilmente ne parleremo dopo il GP d'Austria (quindi dopo metà agosto, ndr). Per Andrea non è un problema aspettare, ma serve unità di intenti. Lui vuole continuare a determinate condizioni. Altrimenti possibile un anno sabbatico? Sì, è un opzione".

Insomma, nonostante nelle ultime tre stagioni sia stato l'unico pilota davvero in grado di impensierire Marc Marquez, non è da escludere che la MotoGP resti orfana del Dovi nel 2021. L'addio alle corse, comunque, non è tra le ipotesi sul tavolo: "Non sta considerando il ritiro. Si sente forte e, al di là dell'incidente in motocross, è nella sua migliore condizione fisica e mentale. Però è vero che se non hai un progetto interessante non puoi essere interessato a partecipare. Pertanto finché questo progetto non sarà chiaro, lui aspetterà. Vuole un programma interessante alle giuste condizioni con le quali poter lavorare. Altrimenti non accetterà l'offerta".

Battistella conferma anche che c'è stato un dialogo con KTM: "Abbiamo parlato, ma abbiamo capito in fretta che non c'erano le basi per lavorare insieme. È stata una cosa molto rapida, ma in buona fede da entrambe le parti".

L'agente non nasconde neanche qualche dissapore con il dg di Ducati Corse, Gigi Dall'Igna: "È vero, ci sono state delle tensioni. Ma questo non è per forza qualcosa di negativo, quando lotti ad alti livelli e hai obiettivi importanti come lottare con Marquez e la Honda".

E a proposito dello spagnolo, Battistella lo usa come metro di paragone per far capire a cosa punta Dovi: "Ovviamente l'accordo deve passare da un'intesa economica, ma è importante anche che team e pilota vogliano la stessa cosa. Andrea vuole una Desmosedici migliore, specialmente su quei circuiti che non si adattano perfettamente alle caratteristiche della moto. Io però penso che un pilota debba migliorare il suo modo di interpretare la moto. La coppia Marquez-Honda è riuscita a creare un'armonia che nessun'altro ha. Non so chi dei due abbia più meriti, ma la combinazione ha dato vita a uno stile del tutto differente".

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