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Napoli, Gattuso: "Questa squadra non può stare a 15 punti dall'Atalanta"

Il tecnico azzurro ha parlato anche di mercato: "Milik? Difficile trovare un giocatore più forte"

Genoa-Napoli 1-2: la partita in foto

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Dopo la settima vittoria nelle ultime otto partite, Gennaro Gattuso tocca diversi argomenti: dalla posizione di classifica, al gioco della squadra, fino ai giocatori in partenza e a quelli in arrivo: “Callejon ha scritto pagine importanti e non poteva chiudere diversamente - le parole del tecnico a Sky Sport - Questa squadra non può stare 15 punti dietro all'Atalanta. Per noi è difficile trovare un giocatore più forte di Milik".

"Sono contento - ha detto Gattuso dopo il match di Marassi - normale che all’inizio del secondo tempo abbiamo commesso qualche errore. Sicuramente dobbiamo ripartire dai primi 7-8 minuti del secondo tempo. A me non  sembra che i ragazzi si divertano, fanno fatica, fa caldo, a volte non accettano la critica del compagno. Credo che la squadra adesso stia facendo bene quello che gli stiamo chiedendo". 

"Questa squadra è composta da tanti giovani che possono diventare veramente forti, non possiamo stare a 15 punti dall'Atalanta, questo Napoli oggi non può stare a 15 punti. Per questo dobbiamo sempre guardare la classifica" ha aggiunto il tecnico degli azzurri, che poi ha allontanato il pensiero del Barcellona: "L’obbiettivo adesso è quello di creare una mentalità forte e vincente e avere il meno possibile degli alti e bassi. Dobbiamo dimostrare di essere squadra ogni partita".

Poi si passa ai singoli, partendo da Callejon ("José ha scritto pagine importanti per questo club, sette anni importanti e doveva chiudere in questo modo qui, non poteva chiudere in maniera diversa. Per un allenatore avere giocatori così è molto importante"), passando per il gol di Mertens ("Non ci interessa palleggiare, ma arrivare negli ultimi 20 metri con facilità e la squadra lo sta facendo bene"), fino ad arrivare a Milik, che sembra in partenza: "Per noi è difficile andare a trovare un giocatore più forte di Milik ora, però quando un giocatore pensa che è finito un ciclo o vuole cambiare aria bisogna ascoltarlo bene perché se non ha la testa giusta si fa fatica dopo a entrargli nella testa. Arek sa che da parte nostra ha grande stima, però le cose si fanno insieme”. 

Al posto del polacco sembra molto vicino Osimhen: "Hanno caratteristiche diverse, ma oggi non voglio parlare di Osimhen perché è un giocatore del Lille. Quando arriverà vi spiegherò cosa cambia con lui".

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