SERIE B

Serie B: il Cittadella si squaglia con il Crotone, volano Pordenone e Spezia

Ai pitagorici lo scontro con in palio il secondo posto dietro il Benevento (costretto al pari interno dal Venezia). Frosinone ko a Empoli

© lapresse

Non va oltre il pari interno il già promosso Benevento: al Vigorito termina 1-1 contro il Venezia, con Sau in rete dopo Montalto. Crolla invece in casa il Cittadella, con il Crotone che domina e vince per 3-1 confermandosi secondo nella classifica di Serie B: alla doppietta di Messias e il gol di Simy risponde tardivamente Panico. Terzo il Pordenone, che batte per 1-0 il Pisa. Goleada Spezia: 5-1 sul Cosenza. L'Empoli fa 2-0 con il Frosinone.

JUVE STABIA-VIRTUS ENTELLA 1-1
La Juve Stabia torna a muovere la sua classifica per la prima volta dall'8 marzo, quando riuscì a battere per 3-1 Spezia. Da allora erano arrivati 4 ko di fila, che avevano complicato non poco i piani di salvezza gialloblù. Diventa così pesantissimo il pareggio interno ottenuto contro una Virtus Entella che si allontana dalla zona playoff e ha molto da rimproverare a se stessa. I liguri partono meglio sin dai primi minuti, con uno Schenetti particolarmente ispirato. Per i padroni di casa è soprattutto Canotto a provare a mettere in difficoltà l'Entella, che però termina il primo tempo meglio degli avversari in un torrido stadio Menti. A dieci minuti dall'intervallo, infatti, Schenetti si ritrova tutto solo a centro area ma spedisce clamorosamente alto. Non sbaglia invece Mazzitelli, che al 40' si inventa un tiro-cross che inganna Provedel dopo la decisiva deviazione di Addae. E prima ancora della conclusione del primo tempo, lo stesso Provedel salva il potenziale raddoppio su Schenetti e poi Sala.
Nella ripresa sono invece Paolucci e Morra ad avere due colossali occasioni per andare in gol, ma sbagliano mira. La partita si innervosisce, e nel giro di pochi secondi vengono espulsi Coppolaro e Canotto per reciproche scorrettezze. Poi Crimi dalla panchina per proteste. Sembra finita, ma su un'iniziativa di Bifulco (appena entrato in campo) arriva il fallo di Sala in area: è rigore, che Forte trasforma al 67'. Lo stesso attaccante di casa ha anche l'occasione per raddoppiare, poi riprende la sinfonia dell'Entella: Toscano, Rodriguez, e Mancosu, tutti entrati nel finale, tentano di trovare quel gol che per i biancocelesti non arriva. E i rimpianti per i chiavaresi non mancano.

BENEVENTO-VENEZIA 1-1
Continua a bassa velocità il cammino del Benevento già certo di disputare il prossimo campionato di serie A. Ne approfitta il Venezia, che sul difficilissimo campo del Vigorito strappa un punto al suo vecchio allenatore Pippo Inzaghi, portandosi momentaneamente fuori dalla zona playout. Il Benevento parte con buona lena, ma il Venezia prova a giocarsela alla pari. E così Moltalto spaventa Montipò già in apertura di partita, ma dall'altra parte Sau si rende pericoloso su calcio di punizione e Tello non sfrutta un buco della difesa ospite facendosi anticipare da Lezzerini. Il Venezia però se la gioca, con Longo che si rende pericoloso da posizione defilata e Capello che viene lanciato da Marino ma con il diagonale non trova la porta. La risposta dei sanniti è invece affidata a capitan Maggio, che sgroppa indisturbato e libera una conclusione dalla distanza su cui Lezzerini non si fa sorprendere. La partita, comunque interessante anche se senza reti, accelera improvvisamente a inizio ripresa: è il Venezia a portarsi in vantaggio al 51', quando Montalto è bravissimo a controllare un pallone non facile, fortunato a vincere un rimpallo e formidabile nel liberare un siluro imparabile per Montipò. Il Benevento però reagisce e già al 56' pareggia grazie al colpo di testa di Sau, ben imbeccato da Letizia. Nel finale ci crede di più il Venezia, in particolare con Monachello che sfiora il palo di testa e poi va anche in gol ma da posizione di fuorigioco. A tempo scaduto è quindi Capello a sprecare il pallone della vittoria, ma su un campo come quello di Benevento forse il Venezia si può accontentare.

CITTADELLA-CROTONE 1-3
C'è qualcosa nel giocattolo Cittadella che sembra essersi rotto. I veneti, che dalla ripresa del campionato avevano collezionato tre vittorie consecutive rendendo reale il sogno del secondo posto in classifica e della promozione diretta in serie A, si sono fermati una settimana fa a Pisa e nello scontro diretto con il Crotone perdono senza attenuanti tra le mura amiche. E quello che solo pochi giorni fa sembrava un sogno a occhi aperti, nel frattempo sembra assumere sempre più le sembianze di un incubo. Si mette subito male al Tombolato, dove solo Golemic mette in difficoltà Cordaz con un retropassaggio fin troppo leggero. Da quel punto in poi è quasi una sinfonia pitagorica. Già all'11' va in gol Messias, che nell'occasione strappa il pallone all'esperto Iori prima di battere un Paleari che si lascia sorprendere. Il portiere del Cittadella si riscatta pochi minuti dopo negando il gol a Molina, ma nulla può al 36' sulla giocata spaziale di Simy: il nigeriano supera in scioltezza Frare e Adorni e mette a sedere anche il portiere prima di depositare il pallone in rete. Cordaz nel primo tempo si deve impegnare solo su una conclusione dalla distanza di Branca, in apertura di ripresa ci prova invece Diaw ma da posizione di fuorigioco. Così al 49' va di nuovo in gol Messias, su altro erroraccio del Cittadella: un pallone perso a metà campo da Adorni. C'è il tempo per una traversa del solito Messias prima che Panico accorci al 65'. E il finale, in cui l'11 granata sfiora altre due volte il gol, non basta a cancellare i bruttissimi segnali mandati da questo Cittadella lontano parente di quello che incantava fino a qualche giorno fa.

PORDENONE-PISA 1-0
Terzo nella classifica di serie B c'è ora da solo il Pordenone, che sfrutta il ko del Cittadella e si prende tre punti certamente non facili contro un Pisa che era reduce da tre vittorie di fila. La partita sembra mettersi subito in discesa per i Ramarri, che al 2' si vedono assegnare un rigore per fallo di Lisi su Ciurria. Sul dischetto si presenta Burrai, che però si fa respingere la trasformazione da Gori. La grande occasione sprecata crea qualche brutto pensiero ai neroverdi, che rischiano di andare sotto sulle conclusioni di Pisano e Lisi. E il primo tempo resta a fortissime tinte nerazzurre, con Bindi che salva su Vido e poi su Gucher. Nel finale di tempo ancora Vido ci prova dalla distanza, ma non trova la porta. Poi progressivamente riprende campo il Pordenone: Pobega non sfrutta un'indecisione di Gori, che però al 54' si deve arrendere sulla conclusione di Ciurria, abile a sfruttare una discesa di Mazzocco sulla destra. Passati in vantaggio, i padroni di casa giocano a mente libera e potrebbero anche raddoppiare: Candellone vanifica due ottime occasioni, lo stesso fa Mazzocco pochi minuti dopo. Così il Pisa torna in attacco e Birindelli colpisce un palo. Nel finale il Pordenone deve resistere, mentre il Pisa si affida anche a Moscardelli. Ma il risultato non cambia più.

SPEZIA-COSENZA 5-1
Lo Spezia si rilancia in grande stile dopo i due ko consecutivi nelle delicate sfide con Pisa e Frosinone e si concede una larga vittoria sul derelitto Cosenza rilanciando in grande stile le proprie ambizioni playoff. I liguri si riportano infatti al quarto posto, conservando il -5 dalla promozione diretta e dal secondo posto occupato dal Crotone. La squadra di Italiano parte subito fortissimo e in particolare è Galabinov a sembrare particolarmente ispirato: ci prova infatti con un bolide da fuori area a 31 secondi dal fischio d'inizio e poi si ripete intervenendo per primo su un campanile in area. Alla fine il bulgaro trova la via del gol: lo fa al 6' sfruttando l'assist di Marchizza e superando facilmente la marcatura di Legittimo. Il raddoppio arriva al 20', e ancora una volta Galabinov ci mette la firma: stavolta con un dolcissimo assist per il tocco decisivo in scivolata di Gyasi. L'ispiratissimo Galabinov si ferma però per infortunio prima della mezz'ora, senza che lo Spezia sembri nuocerne. Dopo un palo del Cosenza con Baez, infatti, i liguri mettono al sicuro la partita in apertura di ripresa. Grande protagonista diventa quindi Mastinu: per lui arriva una doppietta, al 51' con un gran sinistro su corner e al 55' di testa a sfruttare un contropiede finalizzato dall'assist di Bartolomei. Al 63' Bruccini accorcia per i calabresi, ma già al 66' Nzola firma il pokerissimo. E lo Spezia riprende a volare.

EMPOLI-FROSINONE 2-0
Torna a rallentare il Frosinone, che dopo la fondamentale vittoria sullo Spezia cade di nuovo e si fa battere dall'Empoli nella trasferta toscana. E ora gli azzurri sono in piena zona playoff, settimi e a soli tre punti dai ciociari. Il Frosinone parte meglio, ma Dionisi e Rohden non sfruttano le ottime occasioni per portarsi in vantaggio. Poi è Brignoli a salvare sullo stesso Rohden. Dopo un pazzesco errore di Novakovich arriva quindi il gol, ma un po' a sorpresa è dell'Empoli: lo trova Ciciretti al 29', abile a finalizzare con il sinistro un contropiede dei toscani. Il Frosinone prova a reagire in tutto i modi, ma la porta di Brignoli rimane imbattuta: clamorosi gli errori di Novakovich e anche di Ciano, subentrato nella ripresa. Anche l'Empoli però spreca diverse occasioni per raddoppiare (colossale quella di Mancuso). Così, con il Frosinone in dieci per l'espulsione di Haas, è ancora Ciciretti a chiudere i conti al 90' trasformando un rigore concesso per fallo di Beghetto su Frattesi.

LE ALTRE PARTITE
Resta in zona playoff il Chievo, che però non sfrutta la sfida interna con il Trapani terz'ultimo e fa solo 1-1 al Bentegodi. Al 21' segna Giaccherini, ribadendo in rete il pallone che Carnesecchi gli aveva respinto al momento della battuta di un calcio di rigore. Il pareggio arriva al 78' e porta la firma di Piszczek su bella iniziativa di Pettinari. A pari punti con i veneti c'è la Salernitana, che perde per 3-2 sul campo dell'Ascoli vedendo svanire nel finale l'occasione di completare una clamorosa rimonta: già al 6' i bianconeri si portano in vantaggio con Trotta (erroraccio di Micai), poi al 16' pareggia Ninkovic su altro intervento imperfetto del portiere granata. Nella ripresa Trotta completa la doppietta al 49' e stavolta sbaglia Billong. Al 55' Kiyine riporta in partita i campani, che all'87' segnano ancora con la poderosa incornata di Djuric e a tempo scaduto sfiorano il pareggio in una clamorosa mischia in piena area con almeno tre conclusioni a rete. Finisce invece 2-2 tra Pescara e Perugia: succede tutto nel primo tempo, con il doppio vantaggio abruzzese (Galano al 12' e Maniero al 23') e la risposta firmata da Iemmello al 42' e Buonaiuto a pochi istanti dall'intervallo. Importantissima per la salvezza la vittoria che la Cremonese strappa sul campo del Livorno ultimo in classifica: finisce 2-1, con Ciofani che segna per i grigiorossi al 36', il pareggio di Coppola al 55' e il fondamentale rasoterra di Valzania al 92'.

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