La Juventus esce con le ossa rotte dallo scontro diretto contro l’Atalanta dei miracoli in campionato. Da salvare solo il punteggio finale, un pari per larghi tratti della partita anche immeritato, che regala alla Vecchia Signora il punto forse decisivo per la vittoria del nono titolo consecutivo, che arriverebbe più per demeriti altrui che meriti propri. Cosa spaventa di più in casa bianconera dopo l’ennesima prestazione opaca della stagione? Sicuramente il fatto che la squadra di Gasperini è quella che a livello nazionale pratica il calcio fisico e totale più simile a quello adottato dalle migliori squadre europee in Champions League. Se questa sfida doveva essere un antipasto di quello che avverrà nel mese di Agosto c’è davvero da stare preoccupati in casa Juve.
Già venerdì scorso ci ha pensato il sorteggio (il peggiore possibile potesse capitare) a tracciare una strada in salita assoluta per la compagine di Sarri. Finanche si riuscisse a ribaltare il risultato d’andata degli ottavi contro il Lione di Garcia, che per fortuna dei bianconeri arriveranno all’appuntamento praticamente con 5 mesi di inattività sulle gambe, nei quarti a Sarri toccherà affrontare uno tra Zidane e Guardiola, ovvero due dei candidati più forti (soprattutto invocati dalla piazza) a prendere l’eredità di Allegri sulla panchina bianconera in questi anni prima di lasciarla proprio all’ex tecnico di Chelsea e Napoli.
Non osiamo pensare eventuali commenti negativi in caso di eliminazione contro Real Madrid o Manchester City. L’altra faccia della medaglia, ovviamente, sarebbe una bella rivincita da parte di Sarri contro i suoi detrattori, come già fatto in campionato contro l’Inter di Antonio Conte.
Si dovesse arrivare poi in semifinale, la squadra bianconera troverà con tutta probabilità una tra Bayern Monaco (quasi certo contro il Chelsea) e Barcellona (assai probabile, anche se Gattuso venderà cara la pelle con il suo Napoli). Praticamente per arrivare in finale, la squadra bianconera dovrà vincere prima due “finali anticipate" in gara secca, tipo di partita che da sempre la squadra juventina soffre oltre misura.
L’unica cosa positiva del sorteggio è che semmai la Juventus vista sino ad ora dovesse arrivare per miracolo in finale di Champions League quest’anno, lo farebbe da favorita (almeno sulla carta) perché nessuna tra Atalanta, PSG, Lipsia o Atletico Madrid (avversari ovviamente da rispettare sino in fondo) ha una rosa superiore a quella dei bianconeri.
Ma la Juventus vista all’opera contro l’Atalanta, surclassata sotto il profilo fisico e del gioco per larghi tratti della partita, ha davvero pochissime possibilità di arrivare sino in fondo in Champions League. Servirebbe una grandissima dose di fortuna, cosa che normalmente mai capita invece ai bianconeri nella massima competizione. Anzi. Non resta allora che affidarsi ai miracoli.