Ancora un episodio di razzismo in Inghilterra e ancora una volta a essere coinvolto, questa volta come vittima, è un giocatore di Premier League. L'attaccante del Crystal Palace Wilfried Zaha ha denunciato pubblicamente sul proprio profilo Instagram un estratto della chat con un follower - presumibilmente tifoso dell'Aston Villa avversario del Palace - che gli ha rivolto insulti razzisti e minacce. Le indagini condotte dalla polizia del West Midlands hanno portato all'arresto dell'autore dei messaggi: un dodicenne di Solihull.
L'ex Manchester United Zaha è nato ad Abidjan in Costa d'Avoro, ma all'età di quattro anni si è trasferito a Londra con genitori e fratelli. Ivoriano di passaporto inglese, ha fatto tutta la trafila delle nazionali giovanili dei Three Lions, esordendo anche in nazionale maggiore ma sempre in partite amichevoli. Per questo nel 2016, dopo un colloquio col ct Dussuyer, poté decidere di rappresentare la Costa d'Avorio.
Non è la prima volta negli anni che Zaha risulta vittima di episodi razzisti e il sostegno al giocatore è arrivato immediatamente sia sui social che dai colleghi. Anche il suo allenatore Roy Hodgson ha commentato la vicenda: "Questo episodio dimostra le ragioni per cui i calciatori stiano seguendo la campagna "Black Lives Matter". Il razzismo è una vergogna che continua a perseguitare la nostra società. Non ci sono scuse, mi auguro che vengano prese misure severe e concrete al più presto".
Dopo le indagini condotte dalla polizia del West Midlands, la ancora più amara verità: l'arresto è stato portato avanti ai danni di un dodicenne.