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Juventus, Sarri aiutato poco dal mercato: delusioni soprattutto a centrocampo

Promossi De Ligt, Demiral e Buffon mentre Danilo, Rabiot e Ramsey non hanno convinto. Higuain caso a parte

Lo stile Juve dice questo: l’allenatore fa l’allenatore, la società fa il mercato. Valeva per Allegri, valeva prima per Conte, vale per Sarri. Il mercato 2019 ha seguito questa logica e tra i mille pregi di questa Juventus campione non c’è quello di avere azzeccato al cento per cento le mosse estive. A parte qualche lampo e a parte la fiducia per il futuro di De Ligt, forse si poteva fare meglio.

Certo, De Ligt è stato un investimento pesante. Il difensore più caro nella storia del calcio italiano. E un po’ ha fatto tremare il mondo Juve, perché ha fatto fatica a inserirsi. C’è da capirlo: ragazzo molto giovane, mai uscito dalla realtà Ajax. Campionato nuovo, lingua nuova e completamente diversa dalla lingua madre. Paradossalmente però l’aspetto più problematico è stato il nuovo regolamento, con un’incredibile frequenza di tocchi di mano. Però attenzione: da febbraio a oggi, De Ligt ha sbagliato poco o niente, lasciando intravedere un futuro roseo e la possibilità di entrare nell’èlite assoluta del calcio mondiale. Molto meno pubblicizzato, l’arrivo di Demiral ha invece rappresentato la grande rivelazione della prima parte di questa stagione, prima che un infortunio serio mettesse il turco fuori gioco. Parlando sempre di difensori ma in questo caso esterni, Danilo è arrivato dal Manchester City in cambio di Cancelo principalmente per ragioni di bilancio. Quando è stato disponibile ha anche dato un contributo, ma la storia medica del brasiliano dice che gli infortuni sono da sempre il suo punto debole.

È il centrocampo il settore dove forse Sarri ha trovato il materiale meno adatto al suo modo di giocare. Pjanic non era il regista ideale, forse nella mente dell’allenatore era Bentancur il più adatto a ricoprire quel ruolo. Per un po’ di tempo a inizio stagione l’allenatore bianconero ha provato anche Rabiot in quella posizione, ma i risultati non sono stati incoraggianti. Il francese, arrivato a costo zero dal Paris Saint Germain, non ha azzeccato la sua prima stagione lontano dalla Patria, si è beccato spesso i fischi dello Stadium, ha regalato una perla nella partita giocata a San Siro con il Milan, quel gol in “coast to coast” che non è servito né a vincere la partita né a riscattare la stagione. Da rivedere, sempre ammesso che resti. Un ulteriore punto interrogativo riguarda Aaron Ramsey, altro colpo messo a segno in scadenza di contratto da Fabio Paratici. Al suo attivo un gol importante contro l’Inter e qualche prestazione di ottimo livello. Decisamente meglio di Rabiot ma ancora alla ricerca di una sua vera identità all’interno della squadra.

Di segno opposto tra loro la stagione dei due grandi ritorni in casa bianconera. Gonzalo Higuain ha vivacchiato per mesi, ha segnato qualche gol ma non ha mai dato l’idea di essersi reinserito alla perfezione nei meccanismi della Juve né negli schemi del suo mèntore Sarri. Insufficiente in generale, pronto a partire nell’immediato futuro. Chi invece non ha fatto fatica è stato Gigi Buffon. Una volta appurato che il suo compito era quello di vice Szczesny, ha fatto il suo dovere contento di farlo, ha battuto qualche record e si è guadagnato la riconferma. Alla fine è stato uno dei migliori acquisti della Juve sul mercato 2019.

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