Siamo cresciuti con il mito di Italia-Germania 4-3, convinti che fosse il momento più alto della storia del calcio italiano. Non è così. Le migliori partite di pallone del nostro Paese non hanno come protagonisti Mazzola o Rivera, ma degli attori professionisti di cinema. All’interno di tre film, in particolare, il calcio riesce a ritagliarsi un ruolo fondamentale e la sua presenza ci consegna alcune scene iconiche, passate alla storia. Osservandole con attenzione emergono molte più riflessioni di quanto si potrebbe immaginare.
Innanzitutto, c’è la celebre sfida del primo Fantozzi, datato 1975. Da un lato gli scapoli, dall’altro gli ammogliati. I primi guidati dal bel Calboni, i secondi chiaramente da Fantozzi. Prima del fischio d’inizio Filini, organizzatore e arbitro dell’evento, si rivolge ai due capitani per il consueto “palla o campo”. L’incomprensione è sovrana: Fantozzi sceglie “testa”, Calboni “pari”. Nell’indifferenza generale la monetina termina in una pozzanghera molto più profonda di ciò che sembra: è soltanto il degno preludio del tragicomico che verrà.