Il famoso progetto, quello che doveva portare un gioco offensivo oltre ai risultati, è ufficialmente naufragato. Maurizio Sarri resta ancora una stagione solo perché, molto probabilmente, vincerà lo scudetto e, soprattutto, al momento mancano le alternative. Andrea Agnelli, che finora lo ha sempre difeso, si sta stancando delle prestazioni altalenanti e dello scarso feeling di Sarri con l'ambiente, in particolare con i giocatori della vecchia guardia bianconera.
Dal 2021, però, a meno di un successo difficilmente ipotizzabile, al momento, in Champions League, la Juventus avrà un nuovo allenatore. Un allenatore che sta crescendo in casa. Il progetto Pirlo guida tecnica dell'Under 23, nasce proprio con l'idea di prepararlo alla panchina più importante. Lo conferma la scelta di fargli un contratto biennale per portarlo a scadenza nello stesso anno di Sarri: il 2022. Uno scenario che però, visti i problemi di un allenatore che sembra sempre più un separato in casa, sarà anticipato di un anno. Se Pirlo avrà dimostrato, nel corso della prossima stagione, di dare le giuste garanzie (e il presidente bianconero è convinto che lo farà), sarà lui la prossima guida tecnica della Juve.
A impressionare di più, in questa fase del campionato, comunque, sono le statistiche assolutamente non in linea con la storia bianconera. Basti pensare al fatto che la Juventus, dalla nascita del girone unico (1929/30), soltanto in nove occasioni ha subito 9 gol in 3 partite e l'ultima volta è datata 1962... Un altro dato che non farà piacere ad Agnelli che, come tutto l'ambiente, sta contando i minuti che mancano alla fine di una stagione davvero tormentata. E non è escluso che, anche in caso di successo in campionato, una brutta figura in Champions possa anticipare l'addio di Sarri, anche senza avere nell'immediato la giusta alternativa,