Quando si vince i dubbi lasciano spazio alle note positive. E allora, anche se la sfida tra Napoli e Udinese non ha regalato grandissimi sussulti, mi piace soffermarmi su tre immagini: la prima, il ritorno al gol di Arek Milik su assist di Fabian Ruiz. La seconda, l’eurogol di Matteo Politano che è valso la vittoria. La terza, la grandissima parata di Ospina sul tiro mancino di Lasagna. Nota a margine per la rete di De Paul, lesto a sfruttare a pieno un buco improvviso lasciato sul centro-sinistra dalla difesa del Napoli, e la traversa di Zielinski, che grida ancora vendetta. Il numero 99 polacco, nonostante le tante voci di mercato che lo vedono in procinto di andar via, è stato bravo a farsi trovare pronto.
Discorso a parte per Politano: lo ammetto, mi ha sorpreso. Ero tra quelli che osservavano con dispiacere le ultime prestazioni nettamente al di sotto delle sue possibilità. Ecco, se entra e fa gol va benissimo. Nulla da aggiungere. Al di là degli highlights citati, di emozioni (ripeto) non ce ne sono state tantissime. I ritmi blandi hanno avuto, per alcuni frangenti del match, un effetto quasi soporifero. Ecco perché i gol sono stati utilissimi per tenere alta la guardia. Scherzi a parte, la vittoria ha avuto un’importanza rilevante.
Sono del parere di Gattuso: impossibile non avere motivazioni. Il motivo? Si avvicina la Champions, la sfida di ritorno degli Ottavi contro il Barcellona. Ogni gol, con la qualificazione in Europa League già in tasca, va vissuto così: è uno squillo per Messi. Ricordate quando anni fa col telefono si inviava uno squillo, magari per farsi richiamare o solo perché si voleva far intendere alla propria fidanzata che in quel momento la stavamo pensando? Perfetto, proprio così. Messi non è la nostra fidanzata in questo caso, ma un avversario fortissimo che va affrontato a testa alta.
Non credo minimamente che l’impegno sarà affrontato dai blaugrana con poca concentrazione. Sorrido quando sento parlare di Barcellona in crisi e Napoli favorito. Servirà un’impresa enorme, siamo seri. E per riuscire nell’impresa bisogna arrivare all’appuntamento dell’8 agosto con tutto l’impegno che richiede una vetrina del genere. Arrivarci con 5 vittorie nelle ultime 5 gare non sarebbe male. Ne restano 4, questione di squilli.