Abbandonato subito il campo al momento del fischio finale, senza fare festa con i suoi giocatori, Maurizio Sarri è stato tra i più scatenati negli spogliatoi. Il tecnico è stato prima imbrattato con la schiuma da barba da Cuadrado (n classico del colombiano), poi ha stappato e bevuto lo spumante. E' il suo primo titolo da allenatore in Italia, così come è il suo primo trofeo sulla panchina della Juventus.
"Cristiano e Dybala fanno la differenza, la grande parte dello scudetto è merito loro. Questa stagione è stata difficile. Vincere è difficile in una squadra che vince da tanti anni. Non è stata una passeggiata restare ad alti livelli, non bisogna mai dare nulla per scontato", , le prime parole del tecnico toscano.
Sulla società: "Il presidente è un grande personaggio, ti sta vicino soprattutto nelle sconfitte e ti dà grande carica. I dirigenti sono persone con cui puoi sempre scambiare opinioni, ci sono sempre, la società qui è una componente importante. A livello di organizzazione è a livello delle top euriopee".
"E' stato un campionato particolare - ha ribadito -, durissimo, faticosissimo. Averlo vinto con due giornate di anticipo è un merito. Sono andato via prima del fischio finale per paura della secchiata., ho preferito aspettarli dentro, però mi hanno preso lo stesso".
Sul suo complicato approdo a Torino: "Qui bisogna entrare in punta di piedi e cominciare piano piano a cambiare le cose che per te non vanno, non puoi farlo di punto in bianco: secondo me sarebbe anche poco intelligente. Il Lione? Per un giorno non ci voglio pensare, spero solo di non perdere Paulo per strada, temo sia un problema muscolare. Per De Ligt dovrebbe trattarsi solo di crampi".
Poi si toglie un sassolino dalle scarpe: "Non lo so se sono sottovalutato, so che di allenatori in attività che hanno vinto in Italia e in Europa ce ne sono pochi. Molto pochi. La costante di questi nove anni è la società. Questa società ti mette in condizione di poter vincere, all'esterno può sembrare una società fredda, ma nei momenti difficili ti sta vicino. Penso ci sia molto di loro in questo filotto di scudetti".
"SE AVETE VINTO CON ME, SIETE FORTI"
Nel corso dei festeggiamenti negli spogliatoi, Maurizio Sarri si è lasciato andare a una battuta dal retrogusto forse amaro. "Se avete vinto con me, siete forti", ha detto con la sua ironia toscana, prima di confermarlo anche davanti ai giornalisti.