CUORE TIFOSO INTER

Cuore tifoso Inter: buona prestazione al momento giusto

Incombe l'Europa League, le gambe iniziano a girare

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Un pochino i tifosi dell’Inter lo speravano, in religioso (mica troppo) silenzio. Perché sì, d’accordo, il Covid, il lockdown, la sosta lunga: tutto corretto, però la storia del giochiamo male e per una quarantina di minuti che tanto lo fanno tutte non reggeva. Anche le altre hanno affrontato le stesse difficoltà ma, in campo, l’idea trasmessa era differente rispetto allo spettacolo offerto dai nerazzurri. Che, a ben vedere e bando alle impressioni, sono la miglior difesa del campionato, il secondo attacco, hanno 79 punti contro i 66 della scorsa stagione, 24 gol in più e si, d’accordo, ne hanno presi 36 contro i 32 del 2018/2019. Perché i numeri vanno letti per bene, non quando e se fa comodo.

Intendiamoci, non abbiamo assistito a una partita dominata annichilendo l’avversaria di turno, anzi: il Napoli del primo tempo, complice lo schieramento interista grazie al quale i partenopei spesso si trovavano in superiorità numerica in mezzo al campo, zona dove gli azzurri sono tecnicamente fortissimi, è stato pericolosissimo: non è per caso che Insigne e compagni hanno sfiorato il gol in più di una circostanza. I due alle spalle del volenteroso Borja, sempre grazie per il fosforo pallonaro del giovanotto spagnolo, sono stati sovrastati spesso. Samir ci ha messo qualche pezza, Candreva e compagni pure. Ma la sensazione, quella maledetta sensazione di cui parlavamo poco sopra, era che gli uomini di Rino Gattuso l’avrebbero potuta pareggiare in qualsiasi momento.

Contrariamente ad altre occasioni, dove magari i nerazzurri avevano dominato per lunghi tratti sbagliando l’impossibile ed erano stati puniti alla prima occasione, stavolta il fortino interista ha retto agli assalti napoletani. Anche il post intervallo, che di tanto in tanto si trasforma in una sorta di pennichella post prandiale, è stato gestito con attenzione e un pizzico di buona sorte. Poi, finalmente, Antonio Conte ha deciso di cambiare senza aspettare gli ultimi cinque minuti. Lautaro è entrato, ha segnato, ha corso e ha sbottato. Tornando al discorso sostituzioni: per quale motivo, non mi piace la cosa e vorrei capire, i 5 minuti a Eriksen dall’ottantanovesimo? Mister, la stimo tanto, ma credo che il ragazzo danese meriti qualcosa in più di cinque, inutili, minuti. Perché da Eriksen dobbiamo ricominciare. Da lui e da altri abituati a grandi palcoscenici e grandi partite. Il tempo del proviamo è finito: e il secondo posto, mi dia retta, farebbe piacere ai tifosi nerazzurri più di quanto Lei possa immaginare.

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