Il nono scudetto consecutivo vinto dalla Juventus, il primo dell’era Sarri, ha gettato nello sconforto le concorrenti che credevano (o perlomeno speravano) che senza più Allegri (5 titoli consecutivi) seduto sulla panchina dei bianconeri qualcosa lì in vetta sarebbe cambiato. Invece nemmeno l’ex Antonio Conte (vincitore dei primi 3 scudetti che hanno dato l’inizio all’egemonia juventina) passato sulla sponda dei “nemici” dell’Inter (insieme all’altro ex Marotta) è riuscito nell’impresa di fermare l’armata bianconera!
Ci ha provato per lunghi tratti della stagione la Lazio di Simone Inzaghi, anche se non era certo partita (ed attrezzata) per vincere il titolo. L’ha sognato l’Atalanta dei miracoli (nonostante la partenza ad handicap) sfruttando la super condizione del post lockdown. Non ci sono invece nemmeno andate lontanamente vicino quest’anno il Napoli, la Roma e il Milan che al massimo si sono contese le briciole di un posto in Europa League.
L’impressione è che, se nell’anno in cui la Vecchia Signora non ha né la migliore difesa né il migliore attacco ed in cui non ha nemmeno il minor numero di sconfitte subite in stagione (6 compresa quella ininfluente di ieri sera contro il Cagliari) le avversarie ne hanno approfittato sino in fondo, in futuro sarà impresa davvero titanica scalzare la Juventus dalla vetta del podio.
E questa sensazione è ovviamente percepita anche dagli avversari che non sanno davvero più che pesci pigliare.
A vedere poi quello che, ad esempio, sta facendo Dejan Kulusevski (neo acquisto della Juventus) con la maglia del Parma nell’ultima parte del torneo viene da pensare inoltre che questa dinastia è destinata a durare ancora per molto nel tempo anche perché il rinnovamento era già stato avviato l’anno passato con il ringiovanimento della difesa con la coppia del futuro De Ligt-Demiral.
Da bambini quando c’era troppa disparità tra chi vinceva sempre e chi perdeva si mischiavano le squadre e forse questa è davvero l’unica soluzione per fermare la Juventus nei prossimi anni