Tornano a correre i Los Angeles Lakers, che dimenticano il ko con i Raptors battendo 116-108 gli Utah Jazz nel nome di Anthony Davis (42 punti). Continua invece a vincere Toronto, che stende anche Miami (107-103, 36 punti per VanVleet). Philadelphia ha la meglio sugli Spurs privi di Belinelli (132-130), cadono all'overtime i Thunder di Gallinari contro Denver (121-113, 20 punti per l'azzurro). New Orleans batte Memphis 109-99, 5 punti per Melli.
UTAH JAZZ-LOS ANGELES LAKERS 108-116
C'era da dimenticare la brutta e per certi versi inattesa sconfitta con i Raptors, e i Lakers lo fanno abbattendo Utah senza particolari problemi, in uno scontro a senso unico o quasi che non viene riaperto quando i gialloviola allentano il ritmo nel finale. Mattatore assoluto è Anthony Davis, autore di 42 punti e 12 rimbalzi e che per una notte ruba la scena anche a un LeBron James che ad ogni modo incide sfiorando la tripla doppia con i suoi 22 + 8 rimbalzi + 9 assist. Dall'altra parte non riesce stavolta a incidere Rudy Gobert, mentre è Donovan Mitchell a provare a tirare la carretta con i suoi 33 punti. Ma a nulla serve, con i Lakers che ora oltre alla certezza dei playoff hanno anche quella del primo posto a Ovest e possono quindi mentalmente concentrarsi già sulla post-season.
PHILADELPHIA 76ERS-SAN ANTONIO SPURS 132-130
Beffa per San Antonio, che assapora il gusto della vittoria contro i Sixers solo per vedersi superata a 7 secondi dalla sirena da una prodezza di Shake Milton, implacabile dai tre punti. E il ko dei texani fa particolarmente male tenuto conto del passo del gambero di Memphis, che rende il clamoroso approdo ai playoff più a portata di mano di quanto non si potesse sperare fino allo scorso inverno. Purché, ovviamente, gli Spurs non scialacquino le occasioni a loro disposizione. Non basta quindi che DeMar DeRozan spinga prepotentemente sull'acceleratore nel finale (30 i suoi punti totali, 13 quelli nel quarto periodo), per gli uomini di Popovich, che ancora deve rinunciare a Marco Belinelli. E il tempo, ora, comincia a stringere.
OKLAHOMA CITY THUNDER-DENVER NUGGETS 113-121 OT
Beffa anche per Danilo Gallinari, sempre più protagonista nei Thunder: l'azzurro mette infatti a referto 20 punti e sogna la vittoria di OKC (che può anche avvalersi di un Gilgeous-Alexander da 24 punti e un Chris Paul da 23). Dall'altra parte c'è però un'indomita Denver e soprattutto Nikola Jokic. Il serbo diventa infatti mattatore con i suoi 30 punti, 12 rimbalzi e 10 assist e guida i Nuggets a una vittoria tanto necessaria quanto sudata, che matura definitivamente solo all'overtime dopo il brutto esordio nella bolla contro i Miami Heat. E al tempo supplementare è Michael Porter Jr a regalare il successo ai ragazzi del Colorado.
NEW ORLEANS PELICANS-MEMPHIS GRIZZLIES 109-99
Vince invece il terzo italiano impegnato nella nottata, mettendo nel suo piccolo la firma sul successo che i Pelicans conquistano ai danni di Memphis. Nicolò Melli esce infatti dalla panchina e mette a referto 5 punti (3 dei quali dall'arco), nella notte in cui New Orleans viene condotta per mano al successo da Brandon Ingram (24 punti) e soprattutto da un rinvigorito Zion Williamson, che trascorre in campo 25 minuti durante i quali i suoi timbri sono 23. Chi trema invece sono i Grizzlies, sempre ottavi in Western Conference ma che dalla ripresa della stagione hanno sempre e solo perso. E ora vedono la propria partecipazione ai playoff sempre più in discussione.
MIAMI HEAT-TORONTO RAPTORS 103-107
La sensazione è che Toronto abbia deciso di correre per davvero in questa ripresa della Nba e di non avere alcuna intenzione di fermarsi. Dopo aver steso i grandi favoriti della stagione, i Lakers, i campioni in carica hanno la meglio anche su un altra big come Miami. E come spesso accade, riescono a far ruotare i protagonisti assoluti a seconda della partita e dell'avversario. Gli Heat vengono infatti stesi anche e soprattutto grazie alla grande vena di Fred VanVleet, autore di 36 punti nella notte in cui Siakam arriva a 22 e Lowry a 14. La franchigia della Florida però vende cara la pelle, anche perché Goran Dragic mette a referto 25 punti e Butler è regolarmente in campo nonostante le recenti polemiche. Ma contro questi Raptors non basta.
WASHINGTON WIZARDS-INDIANA PACERS 100-111
Da quando si trova nella bolla, Indiana ha sempre e solo vinto. E il fatto che il secondo successo arrivi contro gli Wizards, certo non l'avversaria più temibile che la Nba di quest'anno possa offrire, non diminuisce i meriti dei Pacers, che accelerano a cavallo dei due tempi non dando la possibilità ai capitolini di reagire. Importante la prestazione di Brodgdon (20 punti), ma ancora una volta il trascinatore di Indiana è T.J. Warren, che dopo i 53 punti a Philadelphia ne mette 34 a Washington (con 11 rimbalzi). Wizards aggrappati ai 20 punti con 11 rimbalzi di Thomas Bryant, ma contro questi Pacers serve decisamente di più.