VOLLEY FEMMINILE

Fabris: "Protocollo per il calcio insostenibile per la pallavolo: così non ripartiamo"

Corsa contro il tempo per salvare il volley rosa

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Mauro Fabris, presidente della Lega Volley Femminile, lancia l'allarme a poco meno di un mese dall'inizio della stagione 2020/21. Facendo riferimento a un'intervista pubblicata dal Corriere della Sera al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, il numero uno rosa comunica quanto segue: "Siamo rimasti delusi dal fatto che il Presidente Conte non ci abbia fornito una parola di speranza per quanto riguarda la ripresa dei nostri campionati [...] e delle decisioni conseguenti assunte dal Governo".

"Permane il blocco a qualsiasi ripartenza normale delle nostre attività. Unica alternativa per allenamenti congiunti e competizioni: adottare il protocollo approvato dal CTS per il calcio di Serie A. Ma a costi insostenibili per tante discipline pur di vertice e olimpiche come la pallavolo. In queste condizioni le nostre 31 società, con migliaia di atlete e centinaia di squadre giovanili, e i campionati della Serie A femminile di pallavolo non ripartiranno, con il rischio di desertificare e poi azzerare un movimento che oggi vede le squadre italiane detentrici in carica di tutte le coppe europee (Novara, Busto Arsizio, Monza) e del titolo di campione del mondo (Conegliano)".

"Rivolgiamo dunque - conclude Fabris - un appello al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro Spadafora [...], affinché nell’imminente definizione del 'Decreto agosto' trovino spazio nuove regole anche per il mondo dello sport che ci consentano di mantenere in vita, ai livelli di eccellenza internazionale raggiunta, la pallavolo femminile italiana. Diversamente in pochi mesi saremo costretti a chiudere".

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