Drammatico incidente nelle battute finali della prima tappa del Giro di Polonia di ciclismo, a Katowice, in cui sono rimasti coinvolti diversi corridori. Tra questi il campione olandese Fabio Jakobsen, posto in coma farmacologico dai sanitari a titolo precauzionale. Lo sfortunato sprinter è andato a sbattere contro le transenne, rimanendo incastrato, poi è carambolato sull'asfalto ed stato travolto da altri corridori. "Fabio presenta un trauma cranio-cerebrale molto grave, ha lesioni al palato e ha perso molto sangue. Il tratto respiratorio superiore è stato schiacciato ma siamo riusciti a intubarlo. È in pericolo di vita, tutti noi speriamo che possa vincere questa battaglia", ha detto Barbara Jerschina, medico della corsa. In tarda serata il vice-direttore dell’ospedale in cui è ricoverato ha parlato di condizioni gravi ma stabili e che le prossime ore saranno decisive per chiarire al meglio il quadro generale. I primi esami hanno escluso lesioni cerebrali e spinali. Presenti lesioni al viso e al cranio. Giovedì verrà sottoposto a intervento chirurgico al volto.
Nella terribile caduta coinvolto anche un giudice di gara, le cui condizioni sarebbero buone.
Il tutto è nato dopo che Dylan Groenewegen - pure lui finito a terra - ha spostato la propria traiettoria (e allargato il gomito) verso le transenne, chiudendo il rivale che stava rimontando. Tra i coinvolti nel maxi-incidente anche un fotoreporter, i corridori Jasper Philipsen, Marc Sarreau e Damien Touzè, che sono finiti in ospedale. La vittoria è stata assegnata dalla giuria, a tavolino, allo sfortunato olandese Jakobsen, mentre Groenewegen è stato estromesso dalla corsa direttamente dall'Uci, che ha giudicato "inaccettabile" il suo comportamento. Lo scorso anno lo sprint è stato cronometrato e considerato lo sprint più veloce del World Tour, raggiungendo oltre gli 80 km/h.