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Napoli, Gattuso: "Potevamo vincere, abbiamo avuto mezzora di blackout"

Il tecnico dopo l'eliminazione dalla Champions: "Abbiamo sbagliato troppe cose, la differenza l’ha fatta l’esperienza"

Rino Gattuso è scuro in volto e rammaricato per la sconfitta contro il Barcellona e l'eliminazione dalla Champions. "C'è grande rimpianto: abbiamo avuto mezzora di blackout. Da rivedere il primo gol, ma è facile parlare degli arbitri - ha detto - Potevamo fare male al Barcellona, gli abbiamo un po’ regalato la partita. Loro non stavano benissimo: serviva più convinzione e brillantezza. Abbiamo sbagliato troppe cose. Sono convinto che oggi la differenza l’abbia fatta l’esperienza".

Gattuso analizza così la partita. "Nei primi 10 minuti abbiamo fatto molto bene, ma la cosa che mi fa più rabbia è prendere gol da calcio d’angolo dal Barca. Io alleno giocatori forti, ma dobbiamo avere una mentalità diversa rispetto a questi primi mesi che sono qua. Se si leggono i dati non c’è partita. Abbiamo avuto il doppio delle loro occasioni, poi c’è la fase difensiva e la cosa di non commettere errori. Abbiamo pagati quelli che abbiamo fatto, potevamo vincere. Nel secondo tempo il Barca non riusciva a fare cose con continuità. Sono 7-8 anni che il Barca non subisce così tanto: per questo sono così nervoso. Potevamo lavorare meglio di reparto. Poi ci sta che gli lasci qualcosa, se sbagli con loro paghi. Non solo Messi, ma anche Suarez è uno che dà noie. Oggi si poteva fare qualcosa di più".

Il suo Napoli ha giocato per lunghi tratti alla pari. "Quando hai tutti quei giocatori forti è chiaro che si fa la differenza. Oggi io riserve non ne ho viste, anzi. Loro sono una squadra che vale 700/800 milioni, è chiaro che facciano la differenza. Oggi se alleno il Napoli devo ringraziare De Laurentiis: dobbiamo crescere e queste partite ci aiuteranno a farlo. Non si può venire qua e dormire per mezz’ora, questo è il rammarico più grande".

Una battuta su Pirlo nuova allenatore della Juve. "Mo so caz.. di Andrea… Lo dico per il mestiere, non per la Juventus chiaramente. Non è mai facile, non basta aver fatto una grande carriera. Si dorme poco e bisogna studiare e lavorare. Un grandissimo in bocca al lupo a lui. Questo mestiere qui non è facile, non si tratta solo di leggere e studiare. E’ complicato".

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