Per la prima volta nel corso del 2020, in Formula 1 non vince la Mercedes. Il Gran Premio del 70° anniversario Silverstone va infatti alla Red Bull di Verstappen. L'olandese sfrutta nel migliore dei modi la strategia di partire con gomma hard e precede Hamilton e Bottas. Quarto Leclerc, autore di una grande gara e con una sola sosta sulla sua Ferrari. Vettel si gira al via e chiude 12°.
Lo aveva detto già dal venerdì: "Queste gomme morbide sono davvero molto morbide". In qualche modo lo aveva già capito che la rocambolesca vittoria su tre ruote, vecchia solo di sette giorni, che stavolta Silverstone non sarebbe stato terreno di una domenica facile. E così Lewis Hamilton taglia il traguardo dei 155 podi in carriera (eguagliato il record di Michael Schumacher) con un secondo posto, che somiglia a una mezza sconfitta. Per la prima volta nel corso del 2020 la sua Mercedes viene infatti battuta, con Max Verstappen e la sua Red Bull che ottengono una vittoria di grandissima importanza. Perché figlia di una strategia azzeccatissima, di grande aggressività in pista e di battaglie vinte con la concorrenza. E il segnale, in prospettiva, non è da poco: per la prima volta, infatti, la formidabile Mercedes del 2020 appare battibile.
Al via Bottas conserva la prima posizione e resiste su Hamilton. Il jolly di Verstappen, che nelle qualifiche aveva la gomma hard in Q2, subito gli vale l'importantissimo sorpasso su Hulkenberg e la conquista della terza posizione alla prima curva. Due curve più tardi si fa invece immediatamente in salita la domenica di Vettel, che va in testacoda e riparte dall'ultima posizione: la sua rimonta non riuscirà a fargli conquistare punti iridati, con un anonimo e amaro 12° posto finale.
Il tema delle gomme più morbide rispetto al Gran Premio di Gran Bretagna di una settimana fa (e della maggiore pressione) diventa però subito un fattore: lo dimostra il fatto che già al 7° giro arriva il primo pit stop, con la Red Bull di Albon. Nel frattempo le due Mercedes soffrono, con le medium che si consumano e Verstappen che si mette addirittura a caccia di Hamilton. Il campione anglo-caraibico ha in particolare grossi problemi alla posteriore sinistra, con una striscia nera molto pronunciata e il terrore che possa riverificarsi quanto avvenuto nelle fasi finali della gara di domenica scorsa.
Verstappen rinuncia però ad andare in gestione e mette pressione alle Mercedes, che al 14° e 15° giro montano a loro volta le hard: Bottas rientra davanti a Leclerc, Hamilton immediatamente dietro ma non ha problemi a superarlo. E la prima Ferrari si ritrova alle spalle delle due Mercedes nonostante un pit stop di vantaggio. Intanto Vettel sgomita nelle retrovie, e solo dopo una battaglia durata diverse curve riesce a sopravanzare la Haas di Grosjean.
Le gomme di Hamilton, seppure nuove, soffrono però subito di degrado: il blistering all'anteriore destra è infatti evidente. Intanto Leclerc si ferma al 19° giro in quello che si rivelerà il suo primo e anche ultimo pit stop. E con quelle gomme otterrà il massimo possibile dalla sua Rossa, iniziando subito con un sorpasso da urlo su Norris. Hamilton intanto perde anche due secondi al giro, e la situazione non cambia anche dopo il cambio gomme dei tre protagonisti. Verstappen lascia infatti la leadership della corsa per un solo giro, infilando subito Bottas. Chi continua a risalire la china è Leclerc, che per qualche giro è addirittura il più veloce in pista. E dopo le soste delle Racing Point si ritrova a sognare il podio.
Finale caldissimo: Verstappen e Bottas si fermano ancora, Hamilton no (sebbene le sue gomme siano decisamente a fine vita). Il campione del mondo è quindi primo, con una decina di secondi da conservare sull'arrembante olandese della Red Bull. Le condizioni della posteriore sinistra sono però allarmanti e Hamilton viene costretto dai box a cambiare a sua volta gli pneumatici. Lewis, contro la propria volontà, esegue. A 10 giri dal termine è quindi quarto, alle spalle anche di Leclerc. Riesce a passare la sua Ferrari e poi anche la Mercedes di Bottas. Ma non Verstappen, che va a vincere e manda un messaggio chiaro alla concorrenza: la Mercedes non corre da sola.