Non ci sono intoccabili. No, nemmeno Dybala. Alla Juve oggi è così. Intendiamoci, Paulo è un punto fermo, fermissimo, del progetto bianconero ma se l'offerta giusta arrivasse (e dal Real Madrid, smentite di facciata a parte, è arrivato qualcosa che è più di un semplice e vago interessamento) il club bianconero la esaminerebbe. Non solo per ragioni di bilancio. Ma, detto questo, ribadiamo solo in caso di proposta irrinunciabile, tipo una che includesse (guarda caso) giocatori del calibro di Isco, uno sempre piaciuto a Pirlo. Con Cristiano Ronaldo che è invece un discorso a parte, è lui e soltanto lui infatti a decidere il proprio futuro, e con Higuain prossimo alla rescissione e all'addio, l'attacco bianconero ha bisogno in ogni caso di un nuovo innesto. Ieri, come già altre volte, abbiamo scritto di MIlik e ribadiamo che il polacco è un obiettivo sensibilissimo, ma c'è una pista che non viene mai mollata, un interessamento per un giocatore ritenuto perfetto per integrarsi con Dybala e CR7: Duvan Zapata.
L'atalantino, oggi impegnato in Champions a Lisbona, è il preferito ma nel contempo anche il più difficile da raggiungere. A favore di Milik gioca infatti una rottura di fatto con il Napoli che ne pregiudica la permanenza in azzurro a un anno solo dalla scadenza del contratto, per Zapata il discorso è diverso perché trattate coi bergamaschi non è mai semplice. Il presidente Percassi, ora comprensibilmente concentrato sull'avventura europea, non è in questi giorni interessato alle questione di mercato ma il discorso è solo stato rimandato. Certo, si parte oggi come ieri da una richiesta non inferiore ai 60 milioni: messa così l'impresa è proibitiva o quasi, ma la Juve conta di avere le carte buone, anche in fatto di contropartite tecniche, per abbassare la cifra.