Per la Federazione Italiana Pallavolo si è tenuta una consulta nell’ambito della quale il presidente, Pietro Bruno Cattaneo, si è confrontato con i rappresentanti del territorio sulle tematiche di più stretta attualità per la ripartenza del volley. Dalla riunione è emersa la crescente preoccupazione sull’impossibilità di utilizzare le palestre scolastiche per l’attività di base, così come sta aumentando il timore che in poco più di mese sarà difficile - se non impossibile - trovare le giuste soluzioni per far sì che la pallavolo possa ritrovare la sua abituale collocazione all’interno degli istituti scolastici.
Disperato l'appello lanciato dalla FIPAV, che chiede un aiuto concreto al Governo così da sbloccare una situazione potenzialmente determinante per il crollo di un movimento: "La Federazione Italiana Pallavolo si rende conto di quelle che sono le priorità delle attività di Governo, ma al contempo ritiene fondamentale far sentire la propria voce su una tematica che è vitale per la sopravvivenza stessa dell’attività di base".
"Da sempre la pallavolo e la scuola condividono spazi, infrastrutture e percorsi educativi, dando vita a un binomio importante. L’aspetto sociale dell’attività sportiva, e di quella pallavolistica nello specifico, non può essere considerato di secondaria importanza. La pratica sportiva ha dunque la necessità di riappropriarsi dei propri ambienti dove centinaia di migliaia di giovani coltivano quotidianamente i propri sogni, speranze ed emozioni. Luoghi del cuore senza i quali discipline come la pallavolo sarebbero estremamente penalizzate".