Sul caso Racing Point il fronte si spacca. Ferrari e Renault hanno deciso di presentare ufficialmente ricorso contro il verdetto raggiunto dai commissari della Fia in relazione al caso dei condotti dei freni "copiati" da quelli della Mercedes, mentre la McLaren e la Williams hanno deciso di 'defilarsi'. I commissari hanno dichiarato che la Racing Point non aveva progettato i condotti posteriori senza aiuti esterni e quindi l'ha multata con detrazione di 15 punti nel campionato del mondo e una sanzione pecuniaria. Tuttavia, al team è stato permesso di continuare a utilizzare le parti della propria auto. A molte squadre, capitanate da Maranello, non è piaciuta la sentenza e hanno presentato ricorso.
La McLaren, invece, ha annunciato che non porterà avanti il ricorso. "La McLaren Racing ha deciso di non appellarsi alle decisioni dei commissari della Fia in relazione alle proteste della Renault sulla Racing Point", ha fatto sapere il team aggiungendo che "accoglie con favore le decisioni e i risultati dei commissari su questo caso. La Fia ha dimostrato che le trasgressioni delle regole saranno punite". Sulla stessa lunghezza d'onda la Williams, che si è tirata indietro: "Riteniamo che la decisione della Fia di cercare di vietare dal 2021 la copia di monoposto in modo estremo, affronti la nostra preoccupazione principale e riaffermi il ruolo e la responsabilità di un costruttore all'interno dello sport". I malpensanti, però, hanno evidenziato come la Williams monti motori Mercedes (ritenuta "complice" del caso) e la McLaren lo farà dalla prossima stagione...
Il caso andrà adesso alla Corte d'Appello Internazionale della Fia.