L'impatto di Ashley Young sull'Inter è stato immediato e importante e lo stesso terzino racconta come, saputo che al Manchester United non avrebbe avuto lo spazio che desiderava, pensasse solo ad arrivare in nerazzurro: "Appena saputo dell'offerta dicevo: fatemi firmare, portatemi sull'aereo. Ora gioco col sorriso stampato in faccia, sono una persona che si adatta bene a nuovi stili e diversi modi di vivere".
L'inglese, nell'intervista all'Uefa verso la sfida di Europa League contro lo Shakhtar Donetsk, ricorda: "Avevo parlato con Conte e i dirigenti, volevo far parte di una delle squadre più grandi del calcio mondiale. Lo spirito del gruppo è incredibile, tutti vogliono vincere, anche in allenamento".
Merito anche dell'allenatore: "Conte esige da tutti i giocatori mentalità vincente, chiede tutto, non solo in partita. Per il modo in cui giochiamo ho la possibilità di avanzare e fare assist, allo United ero più difensore mentre qui ho più libertà". Sul torello del tecnico pre-Leverkusen: "Si è messo in gioco, faceva anche le scivolate! Quando lo mettiamo in mezzo e lo facciamo correre è anche meglio, così non parla tanto dopo!".
Si torna all'Europa League: "Vogliamo arrivare in finale ma non penso al fatto che potrei incontrare il Manchester United. Pensiamo solo allo Shakhtar, buona squadra, si è visto contro il Basilea".