Jakob Fuglsang si aggiudica il Giro di Lombardia, aggiungendo un'altra Classica Monumento alla sua personale bacheca. Si tratta del primo danese di sempre a vincere questa gara, conquistata in solitaria davanti al neozelandese George Bennett e al giovane russo Vlasov. Paura per Remco Evenepoel, caduto in un burrone nella discesa della Colma di Sormano (è cosciente), e per Maximilian Schachmann, colpito dal Suv di una donna a Como.
Si conferma in un grande momento della sua carriera Jakob Fuglsang, che dopo la Liegi-Bastogne-Liegi del 2019 conquista la seconda Classica Monumento della sua carriera tagliando da solo il traguardo del Giro della Lombardia in quel di Como, dopo 231 km (con partenza da Bergamo) in cui non mancano momenti di fortissima tensione.
Il più spaventoso riguarda sicuramente Remco Evenepoel, nome nuovo del ciclismo mondiale e che ad appena 20 anni era già individuato come uno dei principali candidati alla vittoria finale insieme a Vincenzo Nibali, in uno stuzzicante confronto tra fuoriclasse anche generazionale. E in effetti, dopo una prima fuga con protagonisti undici corridori, sulla Madonna del Ghisallo ci sono proprio Nibali e Evenepoel ad attaccare, insieme ad altri potenziali favoriti come lo stesso Fuglsang. Sul muro della Colma di Sormano arriva la prima durissima selezione, che tra gli altri costa le prime posizioni anche a Fabio Aru.
Quando inizia la discesa, a 44 km dall'arrivo, sono quindi in sette: con Nibali, Ciccone e Mollema (Trek-Segafredo) ci sono Evenepoel (Deceuninck-Quick Step), Bennett (Jumbo-Visma), Vlasov e Fuglsang (Astana). Nel tratto in picchiata Nibali allunga su Evenepoel, che però sparisce alla vista delle telecamere. Grande apprensione per le sue condizioni nel momento in cui si apprende della sua caduta in un burrone: soccorso dall'Ambulanza, il giovanissimo talento classe 2000 non ha fortunatamente perso conoscenza.
Intanto Nibali rimane vittima di un crampo che lo costringe a diminuire il ritmo: chiuderà sesto. Sul Civiglio attacca infatti Fulgsang, con Bennett che risponde e infatti riuscirà a chiudere al secondo posto. Coraggioso anche Vlasov, che recupera sul suo compagno di squadra dell'Astana e solo a meno di 20 km dall'arrivo si farà staccare chiudendo comunque terzo. Finale a due tra Fuglsang e Bennett, che solo negli ultimi 3 km cede il colpo. Il danese vince da solo, ma non sono finiti gli attimi di paura: dopo il suo taglio del traguardo, infatti, un Suv compie una manovra azzardata e il tedesco Maximilian Schachmann ci sbatte contro finendo a terra. La donna al volante prova a scusarsi, il portacolori della Bora-Hansgrohe riparte molto turbato. Lasciando dietro di sé una bruttissima immagine su come questa classica tipicamente autunnale è stata organizzata nella giornata di ferragosto.