La prima Champions League dell'era Covid si sta rivelando sempre più la pazza e con una sorpresa dietro l'altro. A Lisbona è finita l'egemonia di Spagna e Inghilterra, visto che per la prima volta dalla stagione 1995-96 nessuna squadra dei due paesi arriva in semifinale. Per la prima volta, invece, due squadre francesi - Lione e Psg - entrano tra le migliori 4. Alla fine sono arrivate in fondo alla manifestazione le squadre che hanno potuto preparare al meglio la Final Eight, quelle con meno partite nelle gambe e quindi meno stanche: la Ligue 1, infatti, è stata sospesa a marzo a causa del coronavirus, la Bundesliga è stata la prima a ripartire e a finire il campionato (fine giugno), permettendo ai giocatori di Bayern e Lipsia di ricaricare le pile e presentarsi al meglio.
Un format rivoluzionario quello della Champions, per motivi che (purtroppo) tutti conosciamo, e che ha stravolto gerarchie che ormai parevano consolidate e stratificate negli anni. Il duopolio Spagna-Inghilterra ha subito un duro colpo ed è stato incredibilmente spezzato, regalando alla storia della manifestazione le favole di Lipsia e Lione. Le vittime sacrificali si sono trasformate in carnefici e a farne le spese sono state Atletico Madrid e Manchester City e le filosofie dei rispettivi tecnici, Simeone e Guardiola. Due modi completamente differenti di intendere il calcio, ma uniti a Lisbona dallo stesso implacabile destino. Eliminazioni arrivate in modo completamente diverso, ma pur sempre cocenti e imprevedibili, perché le due squadre che hanno fatto fuori Liverpool e Real Madrid, le dominatrici degli ultimi anni, sono scivolati sulla più classica buccia di banana.
E mentre ora inizieranno i (giusti) processi, il grande punto interrogativo prima del via, ovvero se sarebbero state avvantaggiate le squadre con più o meno partite nelle gambe, ha trovato una risposta in risultati e prestazioni. Non c'è dubbio, infatti, che chi ha appena ripreso la stagione dopo un lunghissimo stop (PSG e Lione) e chi ha chiuso il campionato con ampio anticipo rispetto agli altri (Bayern e Lipsia) abbiano mostrato una certa superiorità fisica, mentre squadre come Atalanta e Atletico Madrid che puntano molto su corsa e fisicità siano arrivate alle Final Eight con la lingua di fuori. Ancora tre partite e sapremo chi sarà la nuova regina d'Europa: Bayern e PSG sono le grandi favorite, ma per come si è messa non pare proprio un grande vantaggio...