Grazie alla spettacolare vittoria di Andrea Dovizioso nel Gran Premio d’Austria, Ducati ha ottenuto il suo cinquantesimo successo assoluto in MotoGP. Si tratta di un traguardo importante per la casa di Borgo Panigale, che ha avuto una storia ricca di successi nel più prestigioso campionato mondiale di motociclismo, dove è presente nella classe regina dal 2003, dopo l’avvento del nuovo regolamento per motori a quattro tempi.
La prima Ducati Desmosedici GP venne affidata a Loris Capirossi e Troy Bayliss, che non tardarono molto a portarla sul podio. Nella gara di esordio a Suzuka in Giappone, il pilota italiano giunse terzo al traguardo, conquistando il primo dei 155 podi ottenuti dalla casa italiana (136 con il team ufficiale e 19 con le squadre satellite). Sempre nel 2003, all’Autodromo del Mugello, la nuova Desmosedici GP entrò nella storia del motociclismo segnando il record assoluto di velocità massima (332,409 km/h con Capirossi). Sulla pista di casa, nel Gran Premio d’Italia, Loris ottenne anche il secondo posto, completando un podio tutto italiano con Valentino Rossi e Max Biaggi. Qualche settimana dopo, Capirossi regalò a Ducati la prima vittoria in MotoGP nel Gran Premio di Catalunya, dopo una gara emozionante sul circuito del Montmelò.
Per l’italiano fu il primo di sette successi ottenuti con la Desmosedici dal 2003 al 2007. Nel 2006 Troy Bayliss, che aveva disputato le stagioni 2003 e 2004 con Ducati in MotoGP, vinse in modo spettacolare l’ultimo gran premio della stagione a Valencia, nella sua unica apparizione come sostituto di Sete Gibernau, infortunato, dopo aver conquistato nello stesso anno il titolo di Campione del Mondo Superbike con la casa italiana. Ma è nel 2007, anno in cui il regolamento tecnico dei motori passa da 1000cc a 800cc, che Ducati raggiunge l’apice del suo successo in MotoGP. Con 10 vittorie e 14 podi, Casey Stoner si laurea campione del mondo, e la casa di Bologna conquista il titolo costruttori nella categoria. Dopo questa fantastica stagione, il campione australiano conquista altri 13 successi in tre anni con la Ducati e diventa il pilota più vittorioso in sella alla Desmosedici GP, con 23 vittorie.
Dopo l’ultimo successo di Stoner a Phillip Island nel 2010, nel 2016 sono Andrea Iannone in Austria e poi Andrea Dovizioso in Malesia a riportare Ducati sul gradino più alto del podio. Con una Desmosedici GP sempre più performante grazie alle evoluzioni introdotte nel corso degli anni, come le innovative ali che hanno rivoluzionato le concezioni di aerodinamica, Dovizioso dal 2017 ad oggi ha conquistato altre 14 vittorie a cui si vanno a sommare i 3 successi di Jorge Lorenzo, ottenuti nel 2018, e l’emozionate vittoria di Danilo Petrucci lo scorso anno al Mugello, di fronte al numeroso pubblico di tifosi Ducatisti presenti sulle tribune.
LE STATISTICHE
-Il pilota ad avere ottenuto il maggior numero di vittorie con la Ducati Desmosedici GP è Casey Stoner (23). Seguono Andrea Dovizioso (14), Loris Capirossi (7), Jorge Lorenzo (3), Troy Bayliss (1), Andrea Iannone (1) e Danilo Petrucci (1).
-L’anno in cui la Ducati ha ottenuto il maggior numero di vittorie in MotoGP è stato il 2007, stagione in cui Casey Stoner, con 10 successi, si è laureto campione del mondo. Nello stesso anno Capirossi ha vinto il GP del Giappone.
-Nel 2018 Ducati ha ottenuto altre 7 vittorie, e nel 2008 e il 2017 6 vittorie.
-Ducati ha trionfato su 19 diversi circuiti: Motegi, Sepang, Losail e Red Bull Ring sono le piste dove ha ottenuto il maggior numero di successi, conquistando 5 vittorie. Seguono Mugello, Montmelò e Phillip Island con 4 vittorie; Valencia e Brno con 3 vittorie; Misano e Donington con 2 ed infine Sachsering, Assen, Jerez, Silverstone, Laguna Seca, Motorland Aragón, Shanghai e Istanbul con una vittoria.
-Nelle 50 vittorie ottenute dal 2003, Ducati ha segnato anche sei doppiette, piazzando i suoi piloti sul primo e secondo gradino del podio in sei occasioni.
-Oltre alle 50 vittorie, la casa di Borgo Panigale vanta 155 podi nella classe regina dal 2003: 136 ottenuti dai piloti del team ufficiale e 19 ottenuti dai piloti dei team satellite.