Il Real Madrid elimina l’Inter dalla Youth League vincendo 3-0 l’ultimo quarto del tabellone. Nerazzurri in dieci dal 57’ per il secondo giallo a Vezzoni (nell’occasione Pozzer para un rigore a Victor Chust), i Blancos segnano al 64’ con Marvin, al 73’ con Miguel Gutierrez (dal dischetto) e all’83’ con Morante. In semifinale la squadra di Raul trova il Salisburgo, trascinato da una tripletta di Adamu nel 4-3 inflitto al Lione.
INTER-REAL MADRID 0-3
Quella dei Blancos, reduci dalla vittoria agli ottavi contro la Juventus, è una vittoria sostanzialmente meritata, ma tra loro e l'Inter la differenza è parsa, nella prima ora di gioco, molto meno ampia di quanto avrebbe raccontato il tabellone al 90’. Ai ragazzi allenati da Armando Madonna, anzi, resta inevitabilmente il rimpianto legato all’episodio chiave della partita, l’espulsione per doppio giallo di Vezzoni che li ha costretti a giocare in dieci l’ultima mezz’ora abbondante, un lasso di tempo in cui sono arrivate tutte e tre le reti del Real. Nel primo tempo, non a caso, le due avversarie si equivalgono. Anzi, l’occasione migliore della prima frazione di gioco capita, anche se piuttosto fortuitamente, all’Inter: sugli sviluppi di un calcio d’angolo per i nerazzurri, Sergio Santos colpisce il pallone di tacco con un po’ di superficialità e costringe il proprio portiere, Luis Lopez, a una prodigiosa respinta per evitare una clamorosa autorete.
Successivamente, però, il Real inizia a prendere ritmo, guidato dalle scorribande di un ispirato Arribas. Al 57’ il momento che decide il match: Pozzer atterra Pablo Rodriguez in uscita e l’arbitro assegna il rigore, prima del tiro dal dischetto lo stesso direttore di gara estrae il secondo giallo nei confronti di Vezzoni, colpevole di un duro intervento sul quale si era proseguito per la norma del vantaggio. Dagli undici metri va Victor Chust, Pozzer si fa perdonare l’ingenuità precedente con uno splendido tuffo che neutralizza il penalty, ma non basterà. Il gol è nell’aria e arriva al 64’, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo Arribas serve un pallone basso per Marvin, che anticipa l’intervento di Agoumé e firma l’1-0. Il Real continua a spingere, provando a sfruttare la superiorità numerica, e viene premiato al 73’: Kinkoue atterra malamente Arribas in area, stavolta dal dischetto va Miguel Gutierrez, che non sbaglia. Il tris arriva in contropiede all’83’: a firmarlo è Morante, servito dal solito, strepitoso Arribas. I nerazzurri salutano quindi la competizione, con la magra consolazione di essere stata l'ultima squadra italiana ad uscire dal torneo. I Blancos, invece, volano in semifinale, dove troveranno il Salisburgo.
SALISBURGO LIONE 4-3
Nonostante i favori del pronostico, il Salisburgo fatica più del previsto per avere la meglio sul Lione ma riesce, grazie soprattutto al talento di Adamu, autore di una tripletta, a trovare la qualificazione alle semifinali. Gli austriaci non partono bene e rischiano di andare sotto già al 10': l’arbitro Rumsas assegna un rigore per un contatto fra Dedic e Coly, ma Da Silva sbaglia sia il primo tentativo sia le due ribattute successive, esaltando le qualità del portiere Antosch (punito nei primi due casi per aver superato la linea di porta con entrambi i piedi prima del tiro). Il Lione però sembra aver ben interpretato la partita e passa al 30’: è il capitano Soumarè a realizzare la rete dell’1-0, schiacciando di testa su cross dalla sinistra di Duku. Può sembrare un paradosso, ma il vantaggio spegne i francesi e il Salisburgo non si lascia pregare, pareggiando al 39’ con un colpo di testa di Okoh. Da lì parte il personalissimo show di Chikwubuike Adamu: il classe 2001 firma il 2-1 allo scadere del primo tempo su assist di Sucic, poi segna due gol in due minuti, al 54’ e al 55’, in entrambi i casi con una conclusione sottomisura su cross basso di Adeyemi. Match chiuso? Niente affatto: il Lione si risveglia improvvisamente e approfitta di una difesa tutt’altro che impeccabile per segnare due reti nel giro di pochi minuti, al 70’ con Da Silva e al 78’ con un colpo di tacco di Wissa. Negli ultimi minuti è assalto collettivo alla porta di Antosch, ma ogni speranza diventa vana al triplice fischio del direttore di gara, che arriva dopo quattro minuti di recupero e sancisce il 4-3 finale, che promuove al penultimo atto della Youth League la squadra austriaca.