Correre e svolgere attività sportiva outdoor in tempi di pandemia comporta un’attenzione particolare alla scelta ed alle modalità di utilizzo dell’onnipresente mascherina. Claudio Primavesi, direttore responsabile del prestigioso bimestrale Skialper, ha provato “sul terreno” alcuni dei più validi prodotti disponibili sul mercato. Gli abbiamo chiesto una panoramica completa sul tema.
Claudio, la pandemia in corso ha imposto un approccio alla corsa particolare e che potrebbe subire ulteriori evoluzioni nelle prossime settimane. Come continuare a vivere un’esperienza outdoor intatta, facendolo però in condizioni di sicurezza?
Correre a ritmi moderati proteggendosi con le mascherine non è fastidioso, diciamo fino ad un passo di sei minuti al chilometro. Il problema è piuttosto legato al fastidio provocato dal caldo estivo. Ci sono però delle differenze tra modello e modello.
Quali sono, esaminando volta per volta le proposte del mercato sotto questo punto di vista?
Le mascherine di Uyn e di Oxyburn sono le più specifiche per la corsa e le più fresche, la seconda in particolare grazie alla ridotta superficie. Sono prodotti abbastanza semplici, delle community masks. Uyn è molto valida per la bassa resistenza alla respirazione, Oxyburn nella media ma davvero poco fastidiosa per via appunto delle dimensioni.
Le mascherine che hai testato durante l’estate per lo sport sono valide anche per qualsiasi attività outdoor e possono essere addirittura quelle che ormai usiamo quotidianamente?
Tra i modelli più specifici da outdoor (e quindi più versatili) La Sportiva merita un plauso per la bassa resistenza alla respirazione. I valori sono probabilmente simili a Uyn ma la sensazione è ancora migliore. Il risultato è stato ottenuto evitando di mettere direttamente a contatto il filtro con il viso. Lo spazio libero che si crea produce un effetto davvero positivo. Mettendo a confronto Uyn e La Sportiva, la prima “vince” per il runner perché più leggera e semplice. La Sportiva è un prodotto valido per un utilizzo outdoor più ampio e, a ben vedere, anche per la vita di tutti i giorni. All’inizio bisogna applicarsi un po’ di più perché il filtro va montato su un supporto di plastica da inserire nella maschera stessa e l’operazione non è molto intuitiva (è però disponibile un valido tutorial) ed è anche importante inserire correttamente il filtro, sostituirlo dopo ogni utilizzo sportivo e regolare bene la maschera con i due lacci. Prestata attenzione a questi aspetti, si tratta di un prodotto completo, l’unico con la certificazione come maschera chirurgica.
Ne hai trovate di altrettanto valide?
Sullo stesso piano di La Sportiva si pone la mascherina Crazy per attività outdoor. Più leggera e semplice, valida anche nella vita di tutti i giorni, veste comodo e dalla sua ha versatilità e praticità: il filtro è lavabile e riutilizzabile e si inserisce velocemente tramite tre punti con velcro. Non ha la certificazione chirurgica come La Sportiva ma con il filtro montato la protezione verso gli altri è sicuramente buona, Per attività di corsa è però preferibile usarla senza filtro: resistenza minore al respiro, naturalmente meno protezione. Si tratta della più comoda da portare al collo abbassata quando non necessaria perché il tessuto è soffice. Insieme a quella La Sportiva è l'unica ad avere un trattamento specifico anti-virale.
La mascherina anti-contagio è diventata un accessorio di uso quotidiano, finendo per dare vita ad un mercato ed a proposte via via più diversificate, che tengono sempre più in conto anche l’aspetto estetico.
Soggle è la più accattivante come look. Interessante per l’opzione double-face ed è probabilmente la più comoda grazie alla morbidezza del tessuto e dei lacci alle orecchie. È un prodotto versatile, per un utilizzo quotidiano e per un’attività sportiva non intensa, come passeggiate, bicicletta e per climi non eccessivamente caldi.
Per finire, dacci un paio di suggerimenti per un utilizzo consapevole ma al tempo stesso... confortevole delle mascherine nell’ambito dell’attività sportiva.
In generale le mascherine con i lacci al collo sono le più pratiche da portare anche quando non necessarie, mentre quelle che si fissano all’orecchio vanno tolte durante l’attività sportiva e messe al braccio o in un sacchettino sterile e sarebbe opportuno sanificarle con uno spray alcoolico. Un’altra avvertenza riguarda le misure: quando disponibili in più taglie, è preferibile fare attenzione nella scelta perché - se troppo “abbondante” - la mascherina risulta scomoda ma soprattutto perde parte della sua efficacia.