Ha iniziato informando Suarez che non avrebbe più fatto parte del progetto. Poi ha chiamato Rakitic, Vidal e Umtiti comunicandogli la stessa cosa. Al Barcellona, insomma, è iniziata la rivoluzione e Koeman la sta portando avanti in prima persona. Che la rosa blaugrana fosse ormai logora era un pensiero di tutti, dopo le ultime stagioni. Ora, però, non ci si limita a pensarlo, si inizia ad agire. Oggi, per esempio, Koeman ha avuto un colloquio di mezz'ora con Busquets informandolo del fatto che non sarà più il fulcro del centrocampo del Barça, ruolo affidato al connazionale De Jong,
All'ex perno della squadra di Guardiola, poi ha chiesto di rivedere al ribasso il proprio contratto e lo stesso farà con Piqué, Sergi Roberto e Jordi Alba. Il ruolo di Koeman, insomma, sembra sempre più quello dell'allenatore-manager all'inglese.
L'addio a Suarez, grande amico di Messi così come Neymar, e a Vidal, che Leo aveva sponsorizzato nel periodo in cui era al Bayern Monaco, non sembrano essere la base migliore per convincere il fuoriclasse argentino a rimanere, anche se la partenza di Suarez sta spingendo il Barcellona a dare l'assalto decisivo a Lautaro Martinez, uno dei pupilli di Messi.
Nonostante una rosa che, in questo momento, in attacco può vantare, oltre allo stesso Leo, la presenza di Dembélé, Griezmann, Pedri, Ansu Fati, Coutinho e Trincao, il sostituto naturale di Suarez, per il Barça, è e resta Lautaro. Le parti sono ferme all'offerta di 70 milioni più Junior Firpo e la richiesta di almeno 85 milioni cash. Il tormentone dell'estate 2020, insomma, non è destinato a finire con le prime piogge che annunciano l'autunno...