Dopo cinque mesi di detenzione passati in Paraguay perché accusato, insieme al fratello Roberto de Assis, di essere entrato nel Paese con documenti falsi, Ronaldinho è stato rilasciato e adesso “è libero di viaggiare in qualsiasi paese del mondo, ma dovrà far sapere se cambia il suo indirizzo in modo permanente”, come stabilito dal giudice Gustavo Amarilla al termine di un’udienza durata tre ore e trasmessa in diretta tv. L'ex Pallone d'Oro era stato arrestato lo scorso 6 marzo e dal 7 aprile era agli arresti domiciliari in un hotel di lusso.
Dinho e il fratello hanno trascorso in prigione circa un mese, con l'ex Milan che ha "festeggiato" il suo quarantesimo compleanno in carcere prima che il suo avvocato ottenesse il rilascio su cauzione (1,6 milioni di dollari). I due hanno poi alloggiato per altri quattro mesi, agli arresti domiciliari, in un hotel di lusso della capitale del Paraguay, Asuncion, dove avrebbero organizzato presunti party con ragazze nonostante la detenzione e dove. secondo il direttore dell'hotel, Ronaldinho ha ricevuto un pallone da calcio con cui esercitarsi.
Ronaldinho, domiciliari in una 'prigione' dorata
Il giudice ha stabilito il pagamento di una multa di 90mila dollari per “danni alla società” e, come parte dell'accordo, entrambi sono obbligati a comparire davanti alla giustizia brasiliana ogni quattro mesi per un anno. Inoltre, dovranno comunicare una residenza fissa a Rio de Janeiro dove potranno essere localizzati in ogni momento. Ora, appena ottenute le autorizzazioni, i due dovrebbero fare ritorno in Brasile con un volo privato.