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Juventus, Vidal: "Se mi chiamano sono contento"

Il cileno ricorda con piacere gli anni in bianconero e non esclude un possibile ritorno: "Ho molto affetto per Pirlo e per quella maglia"

© Getty Images

Arturo Vidal resta il pallino di Antonio Conte per il centrocampo dell'Inter, ma il cileno non smette di strizzare l'occhio alla Juventus. Dopo le parole filtrate nei giorni scorsi dal suo entourage ("Lo attrae l'idea di tornare a casa e giocare con Cristiano Ronaldo"), è lui stesso a sbilanciarsi su una possibile seconda avventura in bianconero: "Pirlo era incredibile quando giocava, immagina come può essere come allenatore - ha detto nel corso di una diretta con lo youtuber messicano Daniel Habif parlando del suo ex compagno di reparto - Se lui o la Juventus mi chiamano sono contento, ma bisogna stare tranquilli. Se succede, succede. Ho molto affetto per la Juve e per Andrea".

Vidal ha ricordato con grande piacere le quattro stagioni in bianconero, dal 2011 al 2015: "Sono stati quattro anni spettacolari. È stato un passo importante per la mia crescita. La squadra arrivava da un settimo posto e per me fu una sfida soprattutto a livello tattico, in un paese diverso dalla Germania, con giocatori di primo livello e l'obiettivo di diventare un calciatore importante in Italia. Grazie a Dio, con lavoro e fatica sono riuscito a conquistare quattro scudetti, diventare importante e segnare tanto".

Va comunque sottolineato come portare Vidal a Torino sia al momento impossibile, avendo la Juve esaurito gli slot a disposizione per gli extracomunitari: gli arrivi del brasiliano Arthur e dello statunitense McKennie, infatti, hanno riempito le uniche due caselle a disposizione dei bianconeri in questa stagione. Resta invece viva la possibilità di portare in rosa altri due nomi caldi di questo calciomercato, ossia Luis Suarez (uruguayano, ma con passaporto italiano dopo il matrimonio con Sofia Balbi) ed Edin Dzeko (per il quale viene meno la regola sui tesseramenti degli extracomunitari essendo proveniente dallo stesso campionato della Juve).

Anche per questo, forse, Vidal ha voluto spendere parole al miele anche per Antonio Conte, l'allenatore che per primo ha intuito le sue abilità negli inserimenti e che gli ha fatto fare il salto di qualità: "Come allenatore è una macchina, tatticamente è il numero uno. Ha saputo adattarmi alla sua idea e ha dovuto cambiare un po’ il suo sistema di gioco”. Una frase che lascia intendere come anche ritrovare il suo mentore non gli dispiacerebbe certo...