Hitler desiderava, dopo aver visto il successo di Henry Ford, un’automobile per tutte le famiglie, una Volkswagen, l’auto per il popolo, che desse garanzia di prezzo basso e bassi consumi, solo che il dittatore austriaco non era costruttore e allora Ferdinand Porsche, quando venne a conoscenza del suo desiderio, gli propose quella che poi sarebbe diventata la KDF Wagen, acronimo di Kraft Durch Freude (forza attraverso la gioia), organizzazione della Germania nazionalsocialista che forniva numerose attività ricreative a basso costo, tra cui concerti, gite e vacanze.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale l’auto conobbe un successo planetario clamoroso; in Germania e Austria diventò käfer; in USA e Gran Bretagna, Beetle; in Spagna, Messico nel Sud America Vocho; in Brasile Fusca, in Italia Maggiolino (per la forma assai simile a quella del coleottero) – infine i francesi lo chiamarono Coccinelle e quando a metà degli anni Settanta l’acquista Dominique Rocheteau lui se ne va a zonzo per le campagna francese a leggere il trotzkista Alain Krivine, uno dei fondatori della Ligue communiste révolutionnaire, movimento ambientalista e anticapitalista di estrema sinistra; in quel periodo il Maggiolino comincia a declinare dopo aver folleggiato tra colori e droghe negli anni hippy; l’autostop, per colpa di Tim Bundy, si è trasformato in pericolo mortale soprattutto per le donne insofferenti alle regole patriarcali; Hamida Djandoubi, tunisino recluso per aver ucciso e torturato la sua ex fidanzata che non voleva prostituirsi, nel 1977 è l’ultimo uomo a essere ghigliottinato in Francia.