Finiscono al primo turno gli Us Open di Yannick Sinner, eroico nella sfida contro il numero 16 del mondo Karen Khachanov. Il russo vince al tie-break, recuperando due set di svantaggio con il punteggio finale di 3-6, 6-7(7), 6-2, 6-0, 7-6(4). Decisivo però un problema fisico del giovane azzurro, piegato dal dolore alla schiena e poi dai crampi dal terzo set e capace comunque di contendere la vittoria all'avversario per 3 ore e 44 minuti.
L'amarezza c'è, e non la si può nascondere. Perché abbandonare un Open al primo turno, dopo essersi trovati in vantaggio di due set, non può che lasciare l'amarezza. Ma la sconfitta di Jannik Sinner è tutt'altro che disonorevole per come arriva, ossia sostanzialmente da fermo dopo aver giocato tre set (e un tie-break conclusivo) in balìa di crampi talmente dolorosi da costringere quasi all'immobilità. E dopo aver costretto un avversario certo non morbido come Karen Khachanov a sudarsi comunque una vittoria che poteva arrivare in maniera ben più comoda, date le circostanze. Sinner parte come meglio non potrebbe, prendendosi il break al primo tentativo, cioè al secondo game del primo set costringendo il ben più blasonato avversario al doppio fallo dopo averlo portato ai vantaggi con una grande rimonta. Sul 3-1 quindi nega il break a Khachanov rimontando dallo 0-30 e prendendosi il punto anche grazie all'aiuto dell'occhio di falco elettronico. Il primo set viene quindi vinto senza particolare fatica, portandosi a casa il 6-3. Ben diverso il discorso nel set successivo, con l'azzurro che non sfrutta due fondamentali palle break nel terzo game e un equilibrio che prosegue fino al decimo game, in cui un Sinner sotto pressione si prende il 5-5 non concedendo nemmeno un punto al russo. Che però risponde con la stessa moneta garantendosi il tie-break che puntualmente arriva. E sul suo dritto lungo arriva il 7-6 di Sinner, che si porta in vantaggio di due set.
Nel terzo, però, cambia tutto. La schiena inizia a dare problemi a Sinner, che cede il servizio sul 2-1. La partita si interrompe, ma l'altoatesino poi torna a giocare e prova a resistere pur in condizioni fisiche quantomeno precarie: evita l'1-4 e resta aggrappato a un set complicatissimo. Lo si capisce quando il gioco è fermo e l'azzurro è costretto sulle gambe, con i crampi che iniziano a farsi sentire in maniera molto severa. Khachanov non ha quindi problemi a controllare il set, si prende il doppio break sul 5-2 e chiude i conti nel game successivo, con Sinner che fa di tutto per sciogliere il muscolo. Si mette ancora peggio nel quarto set, affrontato da un Sinner praticamente immobile e in partita solo con la forza della sua inaffossabile volontà: tre i break concessi all'avversario, con l'azzurro che non sfrutta la sua occasione nel secondo game. In appena 25 minuti, Khachanov si regala il quinto set. Dove improvvisamente e con enorme fatica risorge però Sinner, che vince il primo game dopo nove concessi all'avversario e riesce a riadattare il suo modo di giocare alle complicatissime condizioni fisiche con cui è costretto a stare in campo. Di fatto è costretto a tirare dei bolidi da fermo, nella quasi impossibilità di rincorrere la palla. In qualche modo rintuzza cinque palle break complessive, arrivando esausto a un tie-break dove comunque mette a segno quattro punti. Il turno lo passa Khachanov, ma a questo eroico Sinner non si può che applaudire.