Nella prima tappa della Tirreno-Adriatico, con partenza e arrivo a Lido di Camaiore, Pascal Ackermann (Bora-Hansgrohe) vince allo sprint superando il colombiano Fernando Gaviria (UAE Emirates), al termine di una frazione caratterizzata da una lunga fuga di sei uomini assorbita a 13 chilometri dall’arrivo. Grazie al successo di tappa, il tedesco conquista anche la maglia azzurra, simbolo del primato della corsa dei due Mari.
È Pascal Ackermann, tedesco della Bora-Hansgrohe, a conquistare la prima tappa della Tirreno-Adriatico 2020, con partenza e arrivo a Lido di Camaiore. La frazione, lunga 133 chilometri, è caratterizzata da una lunga fuga a sei: davanti, nel circiuto iniziale che porta all’ascesa del monte Pitoro, prendono il largo Simon Pellaud (Androni Giocattoli-Sidermec), Daniel Savini (Bardiani-Csf), Nathan Haas (Cofidis), Paul Martens (Jumbo-Visma), Julien Simon (Total Direct Energie), Veljko Stojnic (Vini Zabù). Il drappello dei fuggitivi si sgretola con il passare dei chilometri e gli ultimi due a resistere, Pellaud e Martens, si fanno raggiungere ai 13 dall’arrivo, nel pieno del secondo circuito di giornata, quello pianeggiante.
Le squadre dei velocisti, infatti, non concedono tregua, acciuffano i due e portano verso lo sprint i loro capitani. Fernando Gaviria (UAE Emirates) lancia una volata molto lunga, partendo ai 300 metri. Per lui sembra fatta, ma Ackermann esce alle sue spalle, lo rimonta e dà il colpo di reni vincente: per il tedesco, oltre al successo di tappa, c’è anche la prima maglia azzurra della 55a corsa dei due Mari. Nel finale, da segnalare una caduta di gruppo a 1,5 chilometri dal traguardo, fortunatamente senza grosse conseguenze per i ciclisti coinvolti. Nessuno tra i favoriti per la vittoria finale, da Chris Froome a Geraint Thomas (Team Ineos), passando per Jakob Fuglsang (Astana), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe) e Vincenzo Nibali (Trek-Segafredo), si è mosso. Bisognerà attendere le prossime tappe per capire la loro condizione fisica.