SUPERCOPPA BASKET

Basket, Supercoppa italiana: Milano invincibile, alla Fortitudo il derby di Bologna

Le ‘Scarpette rosse’ fanno cinque su cinque e si qualificano in anticipo alla Final Four. Festeggiano il successo anche Pesaro, Cantù, Reggio Emilia e la Fortitudo nel derby bolognese

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La giornata di Supercoppa italiana, inaugurata dalla vittoria di Pesaro su Roma (104-60), si chiude con tre derby. In quelli lombardi, Milano batte Brescia 91-79 e conquista primo posto nel girone A e accesso alla Final Four, Cantù la spunta su Varese 81-72. Nel derby di Bologna, invece, la Fortitudo si vendica della Virtus battendola 86-84, ma le V Nere restano prime nel girone B. Sorride Reggio Emilia: Cremona battuta 78-71.

PESARO-ROMA 104-60 L’assenza dello squalificato Carlos Delfino (punito per lo ‘scambio di opinioni’ con Vasa Pusica alla fine della partita di sabato contro Sassari) non pesa granché nell’economia di una partita segnata praticamente dalla palla a due, con Pesaro che prende immediatamente le redini del gioco e non deve guardarsi più alle spalle fino alla sirena. Il +44 finale, frutto del 104-60 che il tabellone del Geovillage di Olbia segna dopo i 40 minuti effettivi, è il risultato senza appello inflitto a una Virtus semplicemente non al livello della partita, incapace addirittura di segnare un canestro dal campo per i primi 5 minuti e 50 secondi. Nel primo tempo i protagonisti per Pesaro sono Frantz Massenat (che firma i primi 7 punti del match e chiude a quota 9) e Marko Filipovity (9 anche per lui), mentre nella ripresa esplodono Henri Drell, che termina in doppia-doppia con 22 punti e 10 rimbalzi, e Justin Robinson, che mette a referto 13 punti. Chiudono in doppia cifra, in quello che con lo scorrere dei minuti diventa un lunghissimo 'garbage time', anche Michele Serpilli, Simone Zanotti (12 per entrambi) e Matteo Tambone (10). Seconda vittoria in tre partite per la VL, quindi, che torna al successo dopo il ko contro Sassari. Davvero poco da rilevare, invece, per la Virtus di Piero Bucchi (miglior marcatore Nikola Ticic con 15 punti), che prosegue la serie negativa con la terza sconfitta in altrettante partite e un distacco finale più pesante di un punto rispetto al -43 subito da Sassari nella prima giornata.

GERMANI BRESCIA - AX ARMANI EXCHANGE MILANO 79-91 Non conosce sconfitta l’Armani Exchange di coach Ettore Messina, che vince 91-79 contro Brescia facendosi trascinare dal trio Rodriguez (17 punti), Punter (14) e Micov (12). Datome si ferma a 11 ma in 20 minuti. Le ‘Scarpette rosse’ hanno così conquistato tutti i dieci punti finora a disposizione e con una gara ancora da disputare sono certi di andare a Bologna a giocare la Final Four con l’obiettivo di alzare la coppa. Brescia stravince la lotta a rimbalzo ma perde troppi palloni, Cherry il miglior marcatore con 17. La Germani sorprende in avvio (13-8), ma l’Olimpia non ci mette molto a riportarsi in carreggiata e a fine prima frazione è già avanti grazie a Rodriguez. Si gioca punto a punto almeno fino a metà secondo quarto poi l’Armani esce alla distanza, si porta in doppia cifra di vantaggio e conquista un gap che i rivali non riusciranno più a colmare.

VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA - FORTITUDO BOLOGNA 84-86 A pochi giorni dal precedente, vinto 87-73 dalla Virtus, al PalaDozza si gioca il derby numero 108 di Basket City, valido per la quarta giornata del girone B. A vincere è la Fortitudo Bologna che ha la meglio soltanto al fotofinish (86-84) ma conduce quasi interamente il match. La Virtus (ancora capolista del gruppo con 6 punti) paga un attacco poco fluido e chiude all’intervallo sotto di dieci (26-36), mentre più avanti la Effe trova il +11 con la terza tripla a distanza ravvicinata di Fletcher. Nella ripresa Teodosic prende in mano le Vu Nere, che con un break di 8-0 riaprono il derby e tornano a -2. Nel quarto periodo passano poi avanti con Ricci (77-76) e vanno sul +4 con Teodosic (mvp con 22 punti). Il finale, quindi, è tiratissimo: si gioca punto a punto con sorpassi e controsorpassi fino al decisivo canestro di Happ che giunge a ridosso della quarta e definitiva sirena.

ACQUA S. BERNARDO CANTÙ – OPENJOBMETIS VARESE 81-72 La voglia di Cantù di prendersi la prima vittoria stagionale e le difficoltà di Varese alla prima gara senza coach Attilio Caja, sollevato dall’incarico, sono i leitmotiv dell’altro derby lombardo della quarta giornata del girone A, che termina 81-72 per l’Acqua San Bernardo. Canturini avanti di misura sia nel primo che nel secondo periodo, anche grazie allo splendido 60% da tre punti con il 2/2 di Thomas e il 3/5 di La Torre, mentre all’Opnjobmetis non basta aggrapparsi a Scola, che a metà gara ha già messo a referto 14 punti. La falsariga è la stessa pure nei due quarti finali, anche se il lungo ex Nba e Olimpia Milano continua a crivellare la retina fino a chiudere con 26 punti. L’Acqua San Bernardo trova molto da Thomas, quasi impeccabile da tre, che chiude con 20 a referto, ma ci sono altri quattro giocatori in doppia cifra.

UNAHOTELS REGGIO EMILIA - VANOLI CREMONA 78-71 Sempre nel girone B Reggio Emilia ha la meglio su Cantù, la batte 78-71 e la stacca di due punti in classifica. I trascinatori sono Taylor e Bostic con 42 punti in due; la Vanoli ne trova 19 da Williams. I lombardi giocano una grande prima frazione, segnano 26 punti e dominano a rimbalzo, ma all’intervallo sono avanti solo di tre lunghezze (37-40). Reggio Emilia, infatti, non cede mai il passo grazie a un ottimo 6/15 da tre in 20 minuti. Al ritorno in campo però l’attacco si spegne e Cremona ne approfitta per portarsi in doppia cifra di vantaggio (46-56) al 28’. Il copione si inverte invece nell’ultimo periodo, quando l’Unahotels segna 30 punti e in volata lascia le briciole agli avversari e vince il match.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI - HAPPY CASA BRINDISI 91-89 Dominio assoluto della Dinamo Sassari nel girone D della Supercoppa Italiana di basket. Dopo Roma e Pesaro, al Geovillage di Olbia i ragazzi di Pozzecco (tra l’altro espulso nell’ultimo periodo) superano anche Brindisi, seppur con molta più fatica rispetto alle uscite precedenti e con due sole lunghezze di vantaggio alla sirena, 91-89. Positivo il 50% dal campo con cui tira il Banco, trascinato dai 20 punti di Bilan - prezioso sotto canestro anche grazie agli 8 rimbalzi - e dai 20 di Pusica, che segna la tripla della vittoria a cinque secondi dalla fine. Brindisi - con un super Harrison (22 anche per lui) e il solito Thompson - gioca un grande secondo quarto (break di 28-15) e rimedia a un inizio poco efficace. Sassari riesce a reagire al rientro dalla pausa lunga, e il match resta in equilibrio fino al concitato finale, quando i sardi non possono più contare sul loro play Spissu. È di Pusica il canestro che mette fine al testa a testa, ma la giocata decisiva è quella, in negativo, di Harrison che all’ultimo possesso non trova il canestro per una questione di centimetri.