Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step) si aggiudica la decima tappa del Tour de France. Tante cadute caratterizzano questa frazione: una di queste coinvolge nel gruppo Pogacar, Martin, Damiano Caruso e Davide Formolo. Nella volata finale, successo dell’irlandese grazie al lavoro perfetto della sua squadra. Alle sue spalle Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe); quarto Elia Viviani (Cofidis). Non cambia la classifica generale.
Cominciano con una volata le emozioni della seconda settimana del Tour de France. Dopo la prima giornata di riposo di questa edizione, Sam Bennett (Deceuninck-Quick Step) beffa allo sprint finale Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Peter Sagan (Bora-Hansgrohe); ottiene la sua prima vittoria nel Giro francese e agguanta anche la Maglia Verde della classifica a punti.
Per la prima volta in 107 edizioni, la Grande Boucle parte e arriva su due isole. In una decima tappa perlopiù pianeggiante, che termina a Saint Martin de Ré (168 km complessivi), è il vento che fa la differenza. Il duo svizzero formato da Stefan Küng (Groupama-FDJ) e Michael Schär (CCC) va in fuga, ma viene rimontato dal gruppo alla soglia dei -100 km. Il gruppo si spezza in due, anche a causa di diverse cadute: in una di questa, vengono coinvolti, tra gli uomini più importanti, Bryan Coquard (B&B Hotels-Vital Concept), Damiano Caruso (Bahrain-McLaren), Tadej Pogacar e Davide Formolo (UAE Team Emirates); quest’ultimo prende una forte botta alla schiena e non riesce a rientrare. Il traguardo volante di giornata viene vinto da Matteo Trentin (CCC Team) su Sagan e Bennett.
Sul ponte per arrivare sull’isola di Ile de Ré il vento fa paura. Ci sono altre cadute: finiscono a terra anche Julian Alaphilippe (Deceuninck-Quick Step), Alejandro Valverde (Movistar) e Miguel Angel Lopez (Astana). Comincia la bagarre per impostare la volata: la Sunweb è la squadra più compatta per portare allo sprint Cees Bol, ma il lavoro eccezionale è quello di Michael Morkov che porta perfettamente in testa negli ultimi 200 metri Bennett. Il campione irlandese non si fa cogliere impreparato questa volta e tiene a bada Caleb Ewan (che lo aveva rimontato a Sisteron) e un Peter Sagan in crescita. Buona volata anche per Elia Viviani (Cofidis), che dopo giorni molto duri si piazza al quarto posto. Un segnale incoraggiante in vista anche dell’arrivo di domani a Poitiers, che sarà ancora in volata.