Con quel piede sinistro avrebbe dovuto spaccare tavole di legno e con quella solida schiena esibirsi in kataguruma o altre tecniche tipiche del judo, lo sport che praticò da bambino. Ma Eduardo Camavinga aveva il calcio nel sangue e nel destino e adesso utilizza quel mancino per ergersi a mezzala creativa di un Rennes che ha trovato in lui la perla nera della sua storia. Una perla nera proveniente dall’Angola e incastonatasi nella grigia e ventosa Bretagna, la terra meno ricca di Francia sia dal punto di vista economico sia per quanto riguarda il curriculum calcistico. Una perla di un Rennes che proverà a diventare grande insieme a lui resistendo alle tante sirene già provenienti da Madrid, sponda Real. Una perla che ha appena esordito con la nazionale francese, dopo la naturalizzazione effettuata nel novembre 2019, prima ancora di imparare a guidare un’automobile.