Se, come scritto recentemente, il capitano dello United Harry Maguire con l’arresto a Mykonos rappresenta l’ultimo baluardo di Britannia nel suo aver “riallacciato il rapporto di immedesimazione tra calciatore e tifoso”, Jack Grealish rappresenta, invece, l’anello di congiunzione tra il grigiore del tachterismo – con la conseguente creazione dello stereotipo di un etnocentrismo inglese post-coloniale laburista solo di facciata – e il capitalismo globale inarrestabile che ha decostruito molte di quelle categorie che lo stesso tatcherismo aveva creato, tra cui proprio il concetto di identità inglese. Capitano dell’Aston Villa, artefice prima della promozione, poi della salvezza all’ultima giornata in Premier, Grealish a 25 anni (compiuti oggi) è diventato un simbolo del calcio inglese, e finalmente è stato anche convocato in nazionale dal tecnico Gareth Southgate per la Nations League.