BASKET

Basket, Supercoppa Italiana: Venezia e Sassari avanzano alle Final Four

Si chiudono i gironi C e D: i lagunari superano il turno battendo Trento 78-75, sconfitta indolore per gli isolani contro Pesaro

La Reyer Venezia e la Dinamo Sassari completano il quadro delle qualificate alle Final Four di Supercoppa Italiana, dov’erano già approdate Milano e Virtus Bologna (domani il sorteggio). Nel girone C, i lagunari superano Trento 78-75 e rendono inutile l’80-62 di Treviso su Trieste. Nel gruppo D, sconfitta indolore per gli isolani (Pesaro vince 81-78 ma aveva bisogno di 19 punti di vantaggio), mentre Brindisi batte Roma 98-62.

UMANA REYER VENEZIA-DOLOMITI ENERGIA TRENTO 78-75
È la Reyer di coach Walter De Raffaele a conquistare il girone C, mettendo in riga le altre squadre del Nord-est e conquistando un posto nelle Final Four di Bologna. Nell’ultima gara del raggruppamento i lagunari mettono subito il turbo e sembrano poter archivare la pratica Trento già poco oltre l’intervallo: i canestri di Mitchell Watt, Valerio Mazzola e Stefano Tonut portano Venezia avanti anche di 18 punti, ma improvvisamente gli uomini allenati da Nicola Brienza si risvegliano dal torpore e, complice un monumentale JaCorey Williams da 22 punti alla sirena, riportano il distacco sotto la doppia cifra, arrivando fino al -4 all’inizio dell’ultima frazione di gioco. Il finale è in volata e a chiudere i conti ci pensa, all’inizio dell’ultimo minuto, Austin Daye, fino a quel momento protagonista in negativo (sette errori su altrettanti tentativi dal campo), che con un jumper da due punti firma il +7. I bianconeri ci provano fino all’ultimo ma non riescono a rientrare, chiudendo con tre soli punti di svantaggio e la quarta sconfitta in sei partite.

ALLIANZ TRIESTE-DE’ LONGHI TREVISO 62-80
Nulla da fare per la squadra di Eugenio Dalmasson, che resiste solo per un quarto e dà l’addio a ogni possibilità di qualificazione alle Final Four con una prestazione a dir poco sottotono nei trenta minuti successivi. Non che Treviso non abbia meriti nell’ottenere il successo, anzi. La prova complessiva dei biancobù è lodevole, con ben quattro uomini in doppia cifra alla sirena finale: il migliore è il veterano David Logan, autore di 14 punti, seguito dai 12 di Matteo Chillo, dagli 11 di Christian Mekowulu e dai 10 di Jeffrey Carroll. Al di là dei numeri è però la prestazione di squadra a meritare l’applauso: dopo aver chiuso il primo periodo sotto di un punto, Treviso si scatena e vince i periodi centrali con i parziali di 24-13 e 19-11, e ai giuliani non bastano i 17 punti di Juan Manuel Fernandez né i 13 di Myke Henry per recuperare negli ultimi 10 minuti. La De’ Longhi, anzi, approfitta dell’ampio vantaggio per abbassare il ritmo e portare a casa un +18 che, pur non garantendo la qualificazione, regala morale in vista dell’inizio del campionato.

BANCO DI SARDEGNA SASSARI-CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 78-81
Alla fine è la Dinamo di Gianmarco Pozzecco a superare il girone D, ma nonostante la necessità di una vera e propria impresa per passare il turno (servivano almeno 19 punti di vantaggio), i marchigiani entrano in campo con tutta l’intenzione di ‘vendicare’ il -15 di nove giorni fa, riuscendoci appieno. A mostrare i muscoli per gli uomini di Jasmin Repesa, più di tutti, sono Justin Robinson, che supera quota 20 già nel terzo periodo (chiuderà mettendo a referto 26 punti, 7 rimbalzi e altrettanti assist), e Tyler Cain, che mette in difficoltà gli avversari sotto le plance e chiude con uno score di 21 punti e 9 rimbalzi. Sassari, dal canto suo, fa completo affidamento su Eimantas Bendzius (17 punti alla fine), Justin Tillman (15) e Jason Burnell (13), ma nell’arrivo in volata decide di non rischiare e preferisce abbassare il ritmo piuttosto che concedere un pericoloso allungo agli avversari. Finisce quindi con la VL che conquista la quarta vittoria, che non vale le Final Four ma consente un avvicinamento al campionato piuttosto sereno.

HAPPY CASA BRINDISI-VIRTUS ROMA 98-62
Una vittoria inutile per i pugliesi, che nonostante l’arrivo a pari punti con Sassari (e Pesaro) devono accontentarsi del secondo posto per la classifica avulsa. Il primo tempo è più complesso del previsto per gli uomini di Frank Vitucci, che nonostante l’ampio favore del pronostico non solo non riescono a raggiungere la doppia cifra di vantaggio, ma consentono alla giovane squadra allenata da Piero Bucchi di giocarsela addirittura punto a punto fino all’intervallo lungo. Nel terzo periodo, però, il quinto fallo di Riccardo Cervi (6 punti e 10 rimbalzi per l’ex Trieste) fa da vero e proprio spartiacque della partita: D’Angelo Harrison (21 punti e 8 rimbalzi alla sirena) alza il ritmo e, con l’aiuto di Nick Perkins e Derek Willis (11 a tabellino per entrambi), permette ai pugliesi di chiudere sul +26 all’ultima pausa. La squadra della Capitale, che vede andare in doppia cifra i soli Anthony beane (15 punti) e Chris Evans (10) tira definitivamente i remi in barca nell’ultimo periodo, dove per Brindisi si mette in luce Riccardo Visconti, autore di 15 punti.