INTERNAZIONALI D'ITALIA

Tennis, Masters 1000 Roma: Sinner magico, batte Tsitsipas

Tutto facile per Berrettini, fuori Cecchinato e Caruso  

Super Sinner, steso Tsitsipas

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Strepitoso! Jannik Sinner si qualifica per gli ottavi di finale degli Internazionali Bnl di Roma in corso al Foro Italico. Impresa del 19enne azzurro, n.81 Atp, in tabellone con una wild card: ha battuto il greco Stefanos Tsitsipas, n.6 del ranking e 3 del seeding in tre set, con il punteggio di 6-1 6-7 6-2. Sinner attende ora il vincitore della sfida tra il bulgaro Dimitrov e il giapponese Nishioka. 

L'uomo del giorno è Jannik Sinner, che da numero 81 del mondo si prende la soddisfazione di eliminare il numero 6: si tratta di Stefanos Tsitsipas, molto nervoso nella sfida contro l'altoatesino che va vicino a eliminarlo già dopo appena due set. Ma che, dopo avergli ceduto un lungo e vibrante tie-break, chiude i conti nel terzo con la calma e la classe di un veterano. L'inizio è tutto a favore di Jannik, che sorprende l'avversario greco incapace di trovare campo anche nei turni di servizio. Già il primo game si traduce in un break per Sinner, capace di concedere il bis e poi il tris nel quinto e nel settimo. Tsitsipas, invece, è sempre in ritardo nella risposta e molto falloso. Tenta quindi di rialzarsi nel set successivo, con Sinner che sembra comunque dominare la contesa dal punto di vista mentale. L'azzurro vola infatti sul 3-0 e la partita sembra già in discesa, ma al nono game arriva il controbreak. Sinner rischia, perché Tsitsipas si prende anche il punto del 6-5, ma nel game successivo pareggia il conto dei break e trascina il greco al tie-break. Qui è proprio Tsitsipas a prevalere, annullando anche due palle match. Ma la fatica si fa sentire nel terzo e decisivo set, con Sinner che subito si prende con prepotenza il 4-0 e chiude i conti in mezz'ora, dopo essersi limitato a controllare con ordine e precisione un ritorno del greco che non si concretizza.

Decisamente più amara la giornata di Marco Cecchinato, steso da Filip Krajinovic dopo due set un'ora e 16 minuti di partita. Decisamente meglio il primo set dell'azzurro, che per sei game gioca alla pari con il numero 29 del circuito Atp. La svolta arriva però al settimo, quando il serbo trova la prima palla break della partita lasciando Cecchinato a 0 punti. Il palermitano la annulla, ma deve cedere al secondo tentativo. Nel game successivo costruisce quindi l'occasione del controbreak, ma non riesce a sfruttarla. L'equilibrio crolla di schianto nel secondo set, con Cecchinato che si porta sull'1-0, ma poi perde i successivi sei game perdendo il confronto con il più blasonato avversario. E sul 3-1, quando servono 16 punti a Krajinovic per prendersi il doppio break, la partita prende una piega che il siciliano non riesce più a contrastare.

Cominciano bene gli Internazionali d’Italia 2020 per Matteo Berrettini. Il tennista padrone di casa fa il suo debutto al Foro Italico superando in due set l’argentino Federico Coria, numero 98 al mondo, con il punteggio di 7-5, 6-1 dopo un’ora e 20 minuti di gioco. Un buon match quello disputato dal romano, che ha fatto valere la sua maggior forza rispetto all’avversario, il quale aveva superato nel primo turno il tedesco Jan-Lennard Struff. Berrettini si procura una palla break nel quarto game, ma il suo dritto finisce lungo. L’occasione ritorna comunque nell’ottavo gioco, con Coria che soffre le accelerazioni di dritto dell’azzurro. Avanti 5-3, però, il romano ha un inusuale passaggio a vuoto con il servizio, commettendo due doppi falli che permettono all’argentino di ottenere l’immediato controbreak e di pareggiare poi i conti sul 5-5. Nel dodicesimo gioco il dritto dell’azzurro torna a distruggere il muro eretto da Coria e arriva il break che regala il primo set al romano per 7-5. Matteo parte molto bene anche nel secondo set. Il numero 8 al mondo continua a spingere con il dritto e strappa il servizio all’argentino, volando sul 3-0. Il romano ha altre due palle break nel quarto gioco, ma non le sfrutta, sbagliando in entrambe le circostanze la risposta. L’azzurro strappa nuovamente la battuta a Coria nel sesto game, chiudendo poi il set con un netto 6-1. Importante per Berrettini avere ritrovato buone sensazioni sul rosso (dopo le settimane sul cemento americano), come dimostrano i 33 vincenti.

Punteggio un po’ troppo severo quello che in un’ora e 24 minuti Novak Djokovic impone a un generoso Salvatore Caruso. Il numero uno al mondo ritorna nel circuito dopo la clamorosa squalifica agli US Open di dieci giorni fa e lo fa nell’unico modo che conosce sul campo in questo 2020: vincendo. Il serbo alza il ritmo nel corso del match con un primo set chiuso 6-3, anche con un solo break a favore nell’ottavo game. Caruso lotta costantemente: il terzo gioco del secondo set è una battaglia furiosa di oltre 11 minuti e a spuntarla è proprio Djokovic, che piazza il break. Il siracusano cala dal punto di vista fisico; Nole ne approfitta e chiude 6-2. Per lui si tratta del successo stagionale numero 27, a fronte dell’unico ko subìto a New York contro lo spagnolo Pablo Carreño Busta, proprio per la famosa squalifica. Niente rivincita del ko subito nel 2019 al Roland Garros per il 27enne nativo di Avola, che si consola con il suo best ranking (83).

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