Dopo due ore e 57 minuti e tre set soffertissimi termina l'avventura agli Internazionali d'Italia di Matteo Berrettini. Sarà infatti Casper Ruud a giocare la semifinale, dopo aver vinto 4-6, 6-3, 7-6(5). Resta il rammarico per il romano, in enorme difficoltà nel secondo set e poi bravo a recuperare un break di svantaggio nel terzo. Fatale però il tie-break, in cui il norvegese rimonta dal 2-4 per poi chiudere i conti sul 7-5.
I rimpianti non mancano, perché la semifinale sulla terra rossa di Roma era davvero a pochi passi. O per essere più precisi: due punti. Quelli che Matteo Berrettini non riesce a concretizzare nel decimo game del terzo set, e poi sul 4-2 del successivo tie-break. E ad aumentare il rammarico è il fatto che il romano già era stato capace di riacciuffare la partita contro un gelido Casper Ruud, che invece si prende la semifinale degli Internazionali d'Italia dopo essersi ritrovato con un break di vantaggio nel terzo set e aver subito la rimonta del beniamino di casa.
In realtà il pomeriggio di Berrettini inizia alla grande, dato che nel primissimo game della partita il romano numero 8 al mondo vola sul 40-0, con Ruud al servizio, e si prende il break costringendo l'avversario al doppio fallo. È quindi bravissimo a reagire alle contromosse del norvegese, che va sul 30-0 e poi sul 40-30 ma non si riprende il servizio, grazie a uno smash e poi una controsmorzata da fuoriclasse. L'azzurro si porta abbastanza agevolmente sul 3-1 e si salva nel sesto game, annullando una delicata palla break con un dritto che costringe il giovane avversario all'errore. Ruud prova a tornare sotto, ma Berrettini appare in sostanziale controllo: i due successivi turni di servizio sono infatti lunghi e decisamente sudati per il norvegese, che si prende il 3-4 sul terzo vantaggio e deve annullare il primo set point già sul 3-5. Ma Berrettini annulla la palla break nel game successivo e poi chiude sul 6-4.
Sembra quindi una giornata relativamente semplice per il romano, ma la partita cambia improvvisamente già da inizio secondo set. Stavolta Ruud sfrutta il servizio nel primo game e attacca nel secondo, con Berrettini che sbaglia due dritti (molto largo il primo, a rete il secondo) e cede il break. E una volta portatosi in vantaggio, lo scandinavo mantiene la concentrazione a mille e vola sul 3-0 non concedendo nemmeno un punto a Berrettini, che si sblocca grazie all'ace che gli vale almeno il quarto game. Ruud, da fuoriclasse consumato nonostante i suoi 21 anni, attende l'avversario e va vicino a chiudere già nell'ottavo game. Il set si chiude però sul 6-3, in un gioco in cui Berrettini resta nuovamente a 0.
Sembra mettersi decisamente male già in apertura di terzo set, dato che Ruud parte fortissimo e si prende la prima palla break a 15. Berrettini si salva due volte, ma il suo rivale non si arrende e dopo la terza parità sfrutta il quarto tentativo per prendersi il break: perfetto il suo dritto lungolinea. La scossa di Berrettini è difficile, perché la palla del controbreak muore in rete e Ruud va sul 2-0. Il romano riprende però fiducia con il trascorrere dei minuti, e i risultati si vedono nel sesto game: questo è il momento dell'atteso controbreak, concretizzato dopo tutto il repertorio nel dritto. Prima un colpo molto aggressivo, poi uno a incrociare, quindi un terzo in volée. L'azzurro torna avanti sul 4-3, ma nessuno perde più il turno di servizio. Nemmeno Ruud, bravo a restare lucido sul 30-30 quando il conto dei game recita 5-4 Berrettini. Sono i primi due passi che mancano al romano, che se ne costruisce altrettanti nel tie-break. Sono infatti due i minibreak che si fa recuperare da Ruud, particolarmente doloroso quello che arriva sul 4-2. Perché la semifinale rimane lì, vicina e irraggiungibile. E, con i quattro punti conclusivi, se la va a prendere Ruud.