Troppo poco quello che si è visto sul campo, dalla tribuna Friedkin ha per ora potuto solamente osservare un cartello con lavori in corso scritto a caratteri cubitali. Una fase embrionale che però ha evidentemente bisogno di un fattore di crescita importante. Senza Dzeko, Mkhitaryan ha mostrato cose interessanti ma è chiaro a tutti che non può fare la prima punta. Senza Smalling, Fonseca in emergenza infortuni è stato costretto a presentarsi con Cristante difensore centrale. E Pedro da solo non basta.
Ed ecco che all’orizzonte spunta la clamorosa idea rivoluzione per gestire una squadra a oggi evidentemente incompleta: Fonseca out, Allegri e Paratici in. Altro che evoluzione, in questo caso sarebbe un vero e proprio ribaltone. Allegri ha chiaramente mostrato segnali di impazienza, vorrebbe una panchina prestigiosa e in fretta e a domanda precisa la risposta è stata un "vediamo" che lascia aperto piu di uno spiraglio. Dan Friedkin avrebbe in mente un programma ben preciso: un uomo forte al comando, Allegri appunto, un altro uomo forte a supporto per il mercato e in questo senso il desiderio numero uno risponde al nome di Paratici, coppia già collaudata alla Juventus seppur coadiuvata in bianconero dalla figura chiave di Marotta, comunque perfetta secondo Friedkin per far partire una nuova era a tutti gli effetti.
Per ora è soltanto un progetto. Fonseca non rischia nell’immediato ma nemmeno il calendario lo aiuta, con la Juventus di Pirlo già pronta per il prossimo appuntamento proprio contro la Roma. Nel caso le cose precipitassero, la prossima sosta per la nazionale potrebbe essere il momento chiave per decidere, quello perfetto per capire se sarà davvero una rivoluzione d’ottobre in chiave giallorossa.