INTER-FIORENTINA 4-3

Serie A, Inter-Fiorentina 4-3: Conte parte con una vittoria "pazza"

Succede di tutto a San Siro, la Viola si illude ma il gol di D'Ambrosio all'89' premia i nerazzurri al debutto stagionale

La solita, pazza Inter vince 4-3 contro la Fiorentina nell'anticipo della seconda giornata di Serie A. Nella notte di San Siro succede di tutto: Kouame porta subito in vantaggio i viola, ma Lautaro la ribalta a cavallo tra primo e secondo tempo, con la complicità di Ceccherini sul secondo gol. Due assist-capolavoro di Ribery consentono a Castrovilli e Chiesa di portare la gara sul 2-3, ma negli ultimi 5' prima Lukaku e poi D'Ambrosio regalano a Conte i primi tre punti al debutto stagionale.

LA PARTITA

È un'Inter a due volti quella che debutta al Meazza con un tanto folle quanto spettacolare 4-3 contro un'ottima Fiorentina. Difficile dare un giudizio univoco alla serata degli uomini di Conte: troppo distratti in difesa e a lungo anche troppo imprecisi e poco lucidi in attacco. La squadra appare ancora in piena fase di rodaggio e lo confermano una serie di decisioni piuttosto "conservative" da parte del tecnico, come quella di tenere Hakimi in panchina e dirottare Young sulla destra. Alla fine viene premiata la caparbietà e la voglia di non mollare, ma soprattutto la profondità della rosa, che potrebbe essere la vera arma in più dei nerazzurri in una stagione che si preannuncia lunga e combattutissima. A risultare decisivi, infatti, sono proprio i cambi (su tutti il solito Sanchez), che in un finale da brividi piegano una Viola fin lì estremamente positiva e trascinata da un Ribery in forma stellare.

In difesa Conte sceglie di responsabilizzare Bastoni affiancandogli due centrali adattati come Kolarov e D'Ambrosio (e lasciando fuori Skriniar), ma il rischio non paga. La serata nerazzurra comincia infatti nel peggiore dei modi, quando un cross apparentemente innocuo di Biraghi coglie totalmente impreparata la retroguardia: D'Ambrosio tiene in gioco Kouamé, Kolarov liscia l'intervento di testa e l'ivoriano è libero di appoggiare in rete su assist ravvicinato di Bonaventura. 

La doccia fredda subìta dai padroni di casa ha il merito di far schizzare in alto il ritmo del gioco: gli uomini di Conte si riversano in avanti alla ricerca del pari, affidandosi soprattutto al fisico di Lukaku e alle manovre centrali, più che alla corsa degli esterni. Proprio da una verticalizzazione del belga nasce l'episodio del potenziale 1-1, ma il Var aiuta Calvarese a notare che il tocco di Caceres in area è nettamente sul pallone e non sul piede di Lautaro. Rigore annullato. La Fiorentina spaventa un paio di volte Handanovic in contropiede, ma sono sempre i nerazzurri a fare la partita. Le continue forzature centrali si infrangono costantemente sul muro viola, ma poco prima dell'intervallo arriva la zampata decisiva. Paradossalmente in contropiede: Barella imbecca Lautaro, fin lì completamente evanescente, che si aggiusta la palla e pennella uno splendido destro a giro dal limite. Si va negli spogliatoi sull'1-1.

L'argentino rientra in campo galvanizzato e da una sua azione insistita sulla sinistra arriva il gol che ribalta (per la prima volta) le sorti dell'incontro: il suo destro sembra un assist teso in direzione di Lukaku, ma l'intervento maldestro di Ceccherini lo devìa alle spalle di Dragowski. Neanche il tempo di godersi il vantaggio che la Fiorentina reagisce e risponde per le rime: Ribery attira su di sé la difesa, Castrovilli si inserisce approfittando del pigro rientro di Brozovic e punisce Handanovic per il 2-2 su assist perfetto del fuoriclasse francese. Il meglio del repertorio però arriva 7 minuti dopo, quando si inventa una verticalizzazione da lustrarsi gli occhi per Chiesa, che scucchiaia davanti ad Handanovic e rovescia di nuovo la gara.

Conte getta nella mischia anche i nuovi acquisti Hakimi e Vidal, ma è il solito Sanchez a dare la sveglia decisiva ai nerazzurri. Prima inventa una palla col contagiri per Hakimi, che tocca dentro per Lukaku e trova il suo primo assist vincente a pochi minuti dal debutto ufficiale. Poi fa girare un pallone delizioso sulla testa di D'Ambrosio sugli sviluppi di corner. Il posizionamento così-così di Dragowski fa il resto e regala all'Inter una vittoria soffertissima ma tutto sommato meritata.

LE PAGELLE

Castrovilli 7 - Corsa, verticalizzazioni, inserimenti micidiali. Nella scorsa stagione si è guadagnato la maglia numero 10, in questa sembra avere tutta l'intenzione di confermarla.
Ribery 7,5 - Molto più di un leader carismatico. Corre, trascina, illumina con le sue giocate e sforna un assist che da solo vale il prezzo del biglietto e che per una ventina di minuti risulta anche decisivo, prima del pazzo finale.
Chiesa 6,5 - Un primo tempo di grande sacrificio, in cui si sbilancia poco ma difende con ordine la sua corsia. Poche giocate offensive, ma sembra bastargliene una per decidere le sorti del match. Poi, la beffa finale che affossa una potenziale serata di gloria.
Ceccherini 5,5 - Butta nella sua porta il gol del 2-1, poi naufraga nel finale come tutta la retroguardia della Fiorentina, vanificando un primo tempo in cui, insieme a Caceres e Milenkovic era stato praticamente impeccabile.
Sanchez 7 - Dentro Hakimi, Vidal, Nainggolan...ma alla fine è lui a togliere le castagne dal fuoco, con un paio di assist deliziosi che trasformano in tre punti una serata che poteva essere da incubo.
Bastoni 6,5 - Perno centrale di un terzetto difensivo un po' sconclusionato, lui si esalta comunque con chiusure tempestive, pressing a tratti asfissiante e anche un'ottima personalità nell'uscire palla al piede.
Lukaku 6,5 - Tantissimo lavoro sporco e un gol facile ma fondamentale. La forma fisica e la lucidità non sono ancora quelle dello scorso finale di stagione, ma anche in una serata così-così si conferma giocatore imprescindibile.
Eriksen 5 - Continua a sembrare un pesce fuor d'acqua negli schemi di Conte. Galleggia tra le linee faticando a creare dialoghi con i due attaccanti e le invenzioni in grado di smarcare i compagni si contano sulle dita di una mano.

IL TABELLINO

Inter-Fiorentina 4-3

Inter (3-4-1-2): Handanovic 6; D'Ambrosio 6, Bastoni 6,5, Kolarov 5,5; Young 5,5 (20' st Hakimi 6,5), Barella 6 (30' st Nainggolan 6), Brozovic 5,5 (29' Vidal 6), Perisic 5,5 (33' st Sanchez 7); Eriksen 5 (19' st Sensi 6); Lautaro 6,5, Lukaku 6,5.
Allenatore: Conte 6
Fiorentina (3-5-2): Dragowski 5,5; Caceres 5,5, Ceccherini 5,5, Milenkovic 5,5; Chiesa 6,5 (23' st Lirola 6), Bonaventura 6 (16' st Borja Valero 6), Amrabat 6, Castrovilli 7, Biraghi 6; Ribery 7,5 (38' st Cutrone sv), Kouame 6,5 (17' st Valhovic 5,5).
Allenatore: Iachini 6
Arbitro: Calvarese
Marcatori: 4' Kouame (F), 45'+2 Lautaro (I), 7' st aut. Ceccherini (I), 12' st Castrovilli (F), 18' st Chiesa (F), 42' st Lukaku (I), 44' st D'Ambrosio (I)
Ammoniti: Barella (I), Ceccherini (F)
Espulsi:

LE STATISTICHE

- L'Inter è imbattuta da sette partite di Serie A contro la Fiorentina (3V, 4N).
- L’Inter ha segnato almeno quattro reti all’esordio stagionale per due stagione consecutive in Serie A per la prima volta dal 1961 (tre stagioni di fila in quel caso).
- Quella di Christian Kouame è la seconda rete che l'Inter subisce nel corso dei primi 5 minuti di gioco al proprio esordio stagionale in Serie A: la precedente risaliva a settembre 1936, contro la Triestina.
- Le ultime tre reti realizzate da Lautaro Martínez in Serie A sono arrivate dall'esterno dell'area di rigore: l'ultimo nerazzurro ad aver segnato dalla distanza tre gol consecutivi fu Freddy Guarín nel 2015.
- Lautaro Martínez ha segnato quattro gol da fuori area nell'anno solare 2020 considerando tutte le competizioni: fra i giocatori dei top-5 campionati europei, solo Calhanoglu (otto) e Malinovskiy (cinque) hanno fatto meglio nel periodo.
- Romelu Lukaku ha segnato quattro gol negli ultimi quattro esordi stagionali tra Serie A e Premier League.
- Christian Kouame è uno dei tre giocatori stranieri nati dopo il 1/1/1997 ad aver superato la soglia dei 10 gol in Serie A, assieme a Musa Barrow e Dejan Kulusevski.
- L'ultimo giocatore della Fiorentina ad aver trovato il gol in Serie A contro l'Inter a San Siro fu Josip Ilicic a novembre 2016 con un assist di Borja Valero.
- Giacomo Bonaventura è l'unico giocatore ad aver servito almeno un assist in Serie A in ciascuna delle ultime 10 stagioni.
- L'Inter non subiva una rete a San Siro in Serie A nel corso dei primi tre minuti di gioco da dicembre 2014 contro la Lazio, rete realizzata da Felipe Anderson dopo 1 minuto e 37 secondi.
- Samir Handanovic ha disputato questa sera la sua 479ª partita in Serie A, superando così Angelo Peruzzi al sesto posto nella classifica per presenze all-time dei portieri in Serie A.
- Franck Ribéry ha servito due assist in un singolo incontro di campionato per la prima volta da marzo 2019 contro il Wolfsburg in Bundesliga (tre in quel caso).
- Federico Chiesa ha preso parte a sei gol nelle ultime quattro presenze in Serie A (quattro reti e due assist).
- Nelle ultime cinque stagioni, solo due difensori hanno segnato più reti di testa di D'Ambrosio (cinque) in Serie A: Stefan de Vrij (10) e Gian Marco Ferrari (sei).