Fabio Quartararo conquista la vittoria nel GP di Catalogna e torna in testa alla classifica Mondiale di MotoGP. A Barcellona il francese del team Petronas precede le due Suzuki di Joan Mir e Alex Rins, quarto posto per Morbidelli. Domenica amara per Andrea Dovizioso, coinvolto in un contatto con Zarco ad inizio gara e costretto al ritiro, e Valentino Rossi, scivolato nel giorno del GP numero 350 nella classe regina.
Doveva essere la domenica del duello Mondiale tra Fabio Quartararo e Andrea Dovizioso, ma uno scivolone del forlivese in curva 2 al primo giro ha vanificato di fatto lo spettacolo annunciato a Montmelò. Ad approfittarne è dunque El Diablo Fabio Quartararo che, dopo due mesi di digiuno, sale nuovamente sul gradino più alto del podio riconquistando la testa della classifica generale. Dalla Spagna alla Spagna, da Jerez e Barcellona per il francese che aveva fatto bis nelle prime due gare stagionali prima di cadere nell'oblio risucchiato dalla rimonta di Dovizioso.
Una domenica amara per il ducatista che saluta anzitempo il GP catalano a causa di un contatto con un altro in sella alla Ducati del team Avintia, quel Johann Zarco che lotta per ottenere la Desmosedici Factory che il prossimo anno sarà orfana proprio di Dovizioso. Per il forlivese ora è quarto posto nel Mondiale alle spalle di Vinales, anche lui protagonista di una gara da rivedere.
Sorrisi ed entusiasmo per la Suzuki che, con la doppietta sul podio firmata da Mir e Rins, vede un suo pilota secondo in classifica generale. Per Mir si tratta di una conferma, terzo podio consecutivo e quota 100 in generale a soli 8 punti di distanza dal leader Quartararo che ora dovrà temere un rivale in più nella corsa al Mondiale.
Nel giorno della gara numero 350 in MotoGp è un'altra caduta, con annesso ritiro, a rovinare la festa a Valentino Rossi. Sarebbe stata doppia per il "Dottore" dato che, al momento dello scivolone al 16 giro, era al secondo posto e virtualmente al 200° podio in carriera in top-class. Sesto posto per Pecco Bagnaia alle spalle di Morbidelli e Miller, ottavo al traguardo Danilo Petrucci.