Slitta ancora la decisione del Giudice Sportivo in merito a Juventus-Napoli con la mancata presentazione degli azzurri allo Stadium e il rischio dello 0-3 a tavolino. Nel comunicato ufficiale n° 54 redatto dal giudice Mastrandrea il risultato non è stato infatti omologato ed è sub iudice. La decisione finale potrebbe arrivare entro venerdì.
Da non sottovalutare neppure la strada parallela percorsa dalla Figc, con l'indagine sull'eventuale violazione nella gestione delle positività da parte del club azzurro. Il Napoli, come spiegato dal proprio legale Grassani, invierà una relazione alla Procura "che dimostra come ci sia stato il rispetto di tutte le procedure": il protocollo prevede una "struttura concordata" dove andare in ritiro in seguito alla positività di un tesserato ma, previa richiesta alla ASL di competenza, può essere emesso un permesso per trascorrere la quarantena in casa. La procura Figc dovrà capire se questo iter è stato seguito alla lettera del club dopo la prima positività di Zielinski.
Il rispetto del protocollo torna dunque alla ribalta e non è escluso che l'indagine si allarghi e verifichi se anche le altre squadre che hanno riscontrato positività tra i tesserati in queste settimane abbiano effettivamente seguito il protocollo alla perfezione. Se per il Napoli, o altri club, venissero riscontrate mancanze nell'applicazione dell'iter, scatterebbero le sanzioni che vanno dalla diffida alla penalizzazione. Per questo, anche se non scattasse il 3-0 a tavolino e la partita dovesse essere giocata, il Napoli rischierebbe comunque di essere penalizzato di uno o più punti. Ovviamente potrebbe poi fare ricorso, sia dopo la decisione del Giudice Sportivo che dopo l'inchiesta Figc.
GRASSANI. "MANDIAMO ALLA FIGC IL CARTEGGIO CON L'ASL"
"Il Napoli con le autorità sanitarie locali, Asl Napoli 1 e Napoli 2, così come manderemo alla Procura Federale, ha avuto un copioso carteggio che dimostra come ci sia stato il rispetto di tutte le procedure". Lo ha detto Mattia Grassani, legale del Napoli, ai microfoni di Radio Punto Nuovo: "Il Napoli non è indagato dalla Procura Federale, oggi invieremo le memorie difensive, la partita con la Juve non può che giocarsi".
"La bolla? Le opinioni sono varie, peccato - ha aggiunto Grassani - che le comunicazioni della positività parlavano di isolamento fiduciario sia presso il domicilio del calciatore sia in un centro comune indicato dal club. Da oggi - ha chiarito il legale - è stato comunicato alla Asl di Caserta competente che il domicilio del gruppo squadra Napoli sarà nel centro tecnico di Castel Volturno, con un'autorizzazione già arrivata o che arriverà a momenti. Nel protocollo c'è il richiamo 'fatti salvi i provvedimenti dell'autorità sanitarie statali o locali', il protocollo è stato approvato anche per questo".
"Il provvedimento è chiaro e la partita si dovrà giocare, al Napoli è stato intimato di non giocare, punto. Come mai Palermo-Potenza, con un identico provvedimento della Asl di Potenza, non si è giocata senza che nessuno ne parlasse e invece per Juventus-Napoli non c'è stato lo stesso iter?", ha concluso Grassani.