DUE SCENARI POSSIBILI

Serie A, il Covid fa paura: torna di moda l'idea dei playoff

Gravina, Spadafora e Del Pino sono già al lavoro, l'accelerazione dopo le polemiche su Juve-Napoli

Il Covid spaventa la Serie A. Dopo gli ultimi casi che hanno visto implicate Genoa e Napoli e le roventi polemiche su Juve-Napoli, si torna a pensare di modi alternativi per concludere il campionato in caso di emergenza. L’obiettivo è quello di salvare il calcio, ma anche quello di garantire le 380 partite di un campionato regolare per adempiere ai contratti sottoscritti con le emittenti televisive, o comunque avvicinarsi il più possibile a quel numero. Ecco perché negli uffici della Lega Calcio si torna a parlare di playoff e, secondo il Corriere dello Sport, gli scenari possibili sarebbero sostanzialmente due.

Una prima ipotesi consisterebbe in un piano che prevederebbe la regolare fine del girone d’andata e poi una fase 'ad orologio' (un girone di ritorno in cui la classifica verrebbe divisa per scaglioni e ogni squadra affronterebbe solamente quelle che la precedono e che la seguono immediatamente in classifica) e poi playoff e playout per decretare scudetto, piazzamenti europei, centro classifica e retrocessioni. Così facendo si risparmierebbero circa 30 partite.

L’alternativa sarebbe invece quella del modello final eight tratteggiato per la Champions League nella passata stagione: gare di andata e ritorno con vantaggio per la squadra meglio piazzata in classifica (come accade nei playoff e nei playout di Serie B). Il tutto da svolgersi in una o più location sicure. Il punto debole di questo formato, però, è che comporterebbe un drastico taglio delle partite.

SPADAFORA: "LA SERIE A DEVE PENSARE A PLAYOFF E PLAYOUT"
Anche Vincenzo Spadafora ha invitato la Serie A a prendere una decisione in tempi rapidi in merito alla possibile adozione di playoff e playout. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il ministro per le politiche giovanili e lo sport ha invitato a valutare tutti gli scenari possibili e gli ha fatto eco anche il presidente dell’Aic e consigliere FIGC Umberto Calcagno, che ai microfoni di Radio Punto Nuovo ha dichiarato: “Playoff e playout? Credo sia un’ipotesi da valutare. Anche perché con dieci positivi in organico, c’è la possibilità di chiedere un rinvio. Quindi, il problema me lo pongo. La tutela della salute va tenuta in conto. Il nostro non è un mondo decontestualizzato da tutti gli altri. Il ragionamento va allargato a livello europeo, poi. Ci sono competizioni continentali che adesso partiranno, come anche gli impegni delle nazionali. È un ragionamento che deve coinvolgere anche l’Uefa, non solo il nostro sistema. Ad oggi, non ci sono privilegiati. Il protocollo è molto rigido, in qualsiasi categoria. E i nostri associati, si sono sempre sottoposti a qualsiasi controllo, nell’interesse della propria salute e del loro gruppo squadra. Le prospettive sul protocollo, poi, dipenderanno dai numeri. Perché dipendiamo da questi, non dimentichiamolo. Dunque, fin quando la situazione sarà gestibile con il protocollo attuale, si può andare avanti così, applicandolo alla lettera. Come ribadito anche dal Ministro. Se la situazione poi muterà, dovremo mostrarci ancora una volta bravi e reattivi nell’adattarci e trovare una nuova soluzione”.

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